“C’e’ il senso dell’umanita’ e della bellezza di questa chiamata, perche’ non e’ assolutamente un privilegio ma e’ una responsabilita’. Una responsabilita’ che ti porta sempre di piu’ ad amare il Signore, a metterti alla sua sequela, sul passo degli ultimi, a essere capace davvero di servire e di amare anche la Chiesa”.
Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, a margine di un’iniziativa a Soverato (Catanzaro), commentando con i giornalisti la sua recente nomina a cardinale.
La notizia della nomina a cardinale – ha aggiunto monsignor Battaglia, originario della Calabria – “e’ stata una sorpresa, non me l’aspettavo, sono emozionatissimo. Quello che ho fatto, nel momento in cui sono venuto a conoscenza di questa nomina, e’ stato di mettermi in ginocchio davanti al Signore, al Crocifisso di San Damiano per la precisione, e stringermi il piu’ possibile a Lui ed affidarmi totalmente a Lui perche’ sia Lui davvero a guidarmi”.
Monsignor Battaglia ha poi spiegato che non cambiera’ il suo approccio, teso alla vicinanza agli ultimi: “Ho bisogno di stare dentro a questo mondo, accanto a questa gente ogni giorno. Io ho bisogno di uscire, di stare sulla strada, di andare incontro ai poveri, ai fratelli che vivono difficolta’, per una mia conversione, per non perdere mai di vista il senso di quella che e’ la mia vocazione e la mia strada. Non mi manca. Quello che sono lo devo a loro e ogni giorno ho bisogno di loro”.