A margine dell’incontro di venerdì scorso tra il segretario rendese del PD, Annamaria Artese insieme ai membri della segreteria Fabrizio Totera e Antonio Santelli con Innova Rende, Santelli è voluto intervenire sul: “mancato rispetto e riconoscimento dei ruoli istituzionali all’interno del partito che denotano il continuo arroccarsi su sterili posizioni che non guardano al futuro, ma ripiegano su un passato fatto di divisioni e commissariamenti”.
“Il documento fatto uscire a mezzo stampa e non condiviso è il perpetrarsi di logiche che vorrebbero l’arretratezza del PD e denotano come Innova Rende sia scollata dalla realtà. L’elezione a segretario di Annamaria Artese dovrebbe essere vista come l’incipit di un nuovo corso per il nostro partito, attanagliato da anni di crisi. Il nostro segretario è espressione di tutte le componenti presenti all’interno della nostra sezione ed è proprio nel segno della condivisione che l’incontro con Innova Rende era stato promosso così come già avvenuto con le altre anime che compongono il PD. Evidentemente, si è privi di una visione d’insieme e di una attenta lettura di questo importante momento storico: con sommo dispiacere registriamo che da parte di un gruppo che si professa giovane e aperto alle novità, si debba invece constatare quanto si resti arroccati a vecchie logiche del passato. Ricordiamo che proprio il mancato collegamento con il territorio, la distanza con i cittadini ha decretato l’allontanamento dell’elettorato dal nostro circolo. Non capire questo significa rinunciare ad essere protagonisti del nostro futuro. Come affermato durante l’incontro dal nostro segretario Artese, ribadiamo che il PD deve ora cominciare a pensare in prospettiva, senza essere ancora fermato da pregiudizi e preconcetti. Rende potrebbe essere esempio virtuoso e dimostrare come sui beni comuni si debba andare aldilà delle ideologie, superare i personalismi e mettersi realmente al servizio del cittadino. Il PD rendese può e deve fare la differenza, rinascere dopo gli anni bui. Dobbiamo tornare ad essere protagonisti della nostra storia e scrivere, uniti, il nostro futuro”, ha concluso Santelli.