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Settanta anni di Avis a Reggio, Falcomatà: «Una lunga e splendida storia d’amore senza condizioni, fondata sulla cultura della donazione e sulla solidarietà»

A palazzo San Giorgio alla presentazione del volume celebrativo di “Settanta anni di Avis: foto, persone e storie di vita”, il sindaco ha chiarito: «Quello dei donatori è un amore senza condizioni nei confronti di sconosciuti»
«Parliamo di una storia d’amore lunga settant’anni perché è un amore senza condizioni quello dell’Avis nei confronti degli sconosciuti». Con queste parole il Sindaco Giuseppe Falcomatà ha aperto il suo intervento nella sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” che ha ospitato la presentazione di “Settanta anni di Avis: foto, persone e storie di vita”.

Si tratta del libro fotografico che la sezione comunale Evelina Plutino Giuffrè dell’Avis OdV di Reggio Calabria ha fortemente voluto in occasione del suo 70° anniversario dalla fondazione, avvenuta nel 1954. Un volume che si propone di raccontare, attraverso immagini e testimonianze, il lungo cammino dell’associazione, un percorso segnato da impegno, solidarietà e il valore inestimabile del dono del sangue.La presentazione ufficiale del libro, che gode del patrocinio morale del Comune di Reggio Calabria, è stata un’occasione speciale per celebrare non solo i traguardi raggiunti dall’Avis, ma anche le storie di vita che si intrecciano con l’associazione, diventando parte integrante della comunità e del suo tessuto di solidarietà.
«Donare senza la pretesa di ricevere – ha sottolineato il sindaco Falcomatà – senza sapere a chi va questo nostro gesto d’amore è una peculiarità, ma anche una rarità. Donare è forse uno dei termini più belli della lingua italiana, e se abbinato a un disinteresse, a non pretendere nulla in cambio, siamo di fronte al suo significato più puro».
Il sindaco ha poi aggiunto: «Sfogliando il libro dei 70 anni ci rendiamo conto che l’Avis è entrata pienamente nel cuore della città, nella vita cittadina anche oltre la mission che ha. Basti pensare agli eventi del Martedì durante le feste della Madonna della Consolazione o alla Befana dell’Avis. Sono tutti momenti attesi che però non devono essere “scontati” da donare alla città. Quando un’associazione entra nel cuore dei cittadini credo che abbia raggiunto il proprio scopo perché sollecitare, come in questo caso alla donazione, diventa più facile perché lo chiede qualcuno di riconoscibile, e che è presente oltre l’obiettivo che si pone. Ecco perché in questi anni Avis è entrata nella toponomastica cittadina grazie alle proposte presentate e così abbiamo a Gallico la via Evelina Plutino Giuffrè, col nome della fondatrice di Avis Calabria e nel centro storico, il Largo intitolato ai donatori di sangue».
Presenti anche l’eurodeputata Giuseppina Princi, il Direttore dell’Unità Operativa Servizio Immunotrasfusionale del Gom, Alfonso Trimarchi, il Comandante della Scuola Allievi Carabinieri, Colonnello Vittorio Carrara, la Presidente dell’Avis Provinciale Reggina, Vanna Micalizzi, nonché di altri rappresentanti delle Istituzioni, del Gom, delle Forze dell’Ordine, dirigenti scolastici e docenti referenti delle scuole secondarie di secondo grado, insieme a rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del volontariato.
La presentazione del libro è stata dalla Presidente dell’Avis Comunale OdV di Reggio Calabria, Myriam Calipari, che ha guidato il pubblico in un viaggio tra le pagine del volume, mettendo in luce i momenti più significativi della storia dell’associazione.
Un particolare contributo alla narrazione storica dell’Avis è stato offerto da Mimmo Nisticò, tesoriere con delega ai progetti per la Scuola nell’Esecutivo Nazionale e decano dell’Avis Comunale Reggina. Nisticò, che ha vissuto ben 50 dei 70 anni di attività dell’associazione, condividerà il suo personale spaccato della storia di Avis, fatto di sacrifici, sfide e successi. L’incontro, moderato dal giornalista Sergio Conti, non è stato solo un momento celebrativo, ma anche un’opportunità di riflessione sul valore del volontariato e sull’importanza della donazione di sangue, un gesto semplice che salva vite e costruisce legami di solidarietà tra le persone.
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