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4 novembre, le iniziative a Caloveto (Cs)

“Il 4 Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, rappresenta anzi tutto una di quelle ricorrenze e celebrazioni che dobbiamo continuare a riempire di contenuti attuali, aggiornando costantemente il significato del messaggio originario alle nuove sfide del nostro tempo. Ma essa deve poter servire, anche e soprattutto nelle piccole comunità come la nostra, a portare le scuole ed i giovani nelle piazze, stimolandoli col sorriso e con la riflessione a rappropriarsi dei luoghi e dei simboli della memoria e dell’identità nazionali con i quali educare senza parentesi o tentennamenti alla promozione della convivenza, della pace, della democrazia, della giustizia e della solidarietà”.

 

IL SINDACO: PICCOLI CENTRI SI SENTONO PARTE E ATTORI DELLO STATO

“È per questo motivo – dichiara il Sindaco Umberto Mazza – che ogni anno non manchiamo di partecipare e promuovere con immutata convinzione eventi civici come questo e soprattutto di coinvolgere da protagoniste le comunità educanti, insieme alle forze dell’ordine ed alle associazioni. Perché è in questi omenti – aggiunge – che anche le periferie e i piccoli centri dell’entroterra si sentono e diventano parte e attori dello stesso Stato”.

 

COMUNE E SCUOLE INSIEME ALLE FORZE DELL’ORDINE ED ALLA CHIESA

Ha usato queste parole ieri (lunedì 4) il Primo Cittadino intervenendo alla tradizionale cerimonia di commemorazione con la deposizione della corona al monumento ai Caduti insieme alle scuole, ai militari dell’Arma dei Carabinieri, alla polizia locale e al parroco Don Agostino De Natale.

 

COSÌ TENIAMO ANCHE VIVO IL SENSO DI APPARTENENZA ALLA COMUNITÀ

Mazza ha ringraziato in particolare i docenti per aver promosso tra gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado momenti di riflessione, approfondimento e confronto stimolandoli ad esprimersi sui fatti del passato. “Dobbiamo incoraggiare questo approccio – ha sottolineato – tutti i giorni, anche per tenere vivo il senso di appartenenza alla comunità locale. E così che anche le istituzioni locali – ha concluso Mazza citando Papa Francesco – interpretano al meglio il dovere di promuovere la pace”.

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