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Cosenza, Welfare: si rafforza la rete dei servizi di facilitazione digitale destinati alle persone fragili e che hanno bisogno di essere orientati nel loro utilizzo

Come si attiva lo spid? Come si paga una contravvenzione con il Pago PA, come si prenota on-line una visita medica? Sono alcuni dei dilemmi quotidiani che possono affliggere i cittadini più anziani, ma anche quelli più fragili che non dispongono di strumentazioni adeguate e che fanno fatica ad orientarsi nella piccola giungla delle molteplici possibilità offerte dalle nuove tecnologie che, però, non tutti sono in grado di adoperare. In una situazione siffatta, viene in aiuto la Pubblica Amministrazione, attraverso una vera e propria rete dei servizi di facilitazione digitale che ha attivato 6 punti, proprio di facilitazione digitale, all’interno dell’Ambito Territoriale sociale n.1 del quale Cosenza è città capofila, grazie ad una specifica linea di finanziamento del PNRR. Entro il 31 dicembre del 2025, ogni punto dislocato sul territorio e che ingloba anche più comuni, dovrà raggiungere un target stabilito che è di 790 utenti. Per una verifica di quanto è stato già fatto e del lavoro futuro cui è chiamata la rete dei servizi di facilitazione digitale, l’Assessore al welfare Veronica Buffone ha promosso un incontro, svoltosi a Palazzo dei Bruzi, con i rappresentanti delle associazioni cui è affidata l’organizzazione e la gestione dei 6 punti: la Colibrì APS, che opera sul territorio di Spezzano della Sila e Pietrafitta; il Centro cristiano “Nuova Vita” per Cosenza centro, centro storico e San Vito; l’Associazione Potenziamenti ODV con competenze su Cosenza (in via Popilia-via Giulia) e Zumpano; l’ARCI – servizio civile Cosenza, il cui punto ha competenze su Cerisano, Mendicino e Aprigliano; l’ARCIFISA, con competenza su Rovito, Celico, Lappano e Casali del Manco. Un ultimo punto di facilitazione digitale è attivo presso la Pro Loco di Dipignano ed è al servizio dei comuni di Dipignano, Domanico e Carolei. I punti di facilitazione digitale sono luoghi fisici aperti al pubblico, presso i quali gli utenti possono fruire di una serie di attività. Intanto, di formazione/assistenza personalizzata individuale erogata generalmente su prenotazione o a sportello, per accompagnare i cittadini che rientrano nel target individuato, nell’utilizzo di Internet, delle tecnologie e dei servizi digitali pubblici e privati, partendo dalle specifiche esigenze e dalle competenze di cui sono inizialmente in possesso. Un’altra attività erogata è la formazione online, anche in modalità di autoapprendimento, attraverso l’accesso, in autonomia, ai materiali già disponibili nel catalogo delle risorse formative sul sito web di Repubblica Digitale o realizzati ad hoc e condivisi nello stesso catalogo, usufruendo di un percorso personalizzato. Prevista, inoltre, la formazione in gruppi (in presenza e con canali online) attraverso micro-corsi, utili a supportare i cittadini in applicazioni/esercitazioni, risoluzione di problemi pratici ed eventuali approfondimenti. Le attività in presenza si svolgono con l’assistenza di almeno un facilitatore digitale che collabora all’individuazione delle esigenze del cittadino, fornendo orientamento e supporto, incluso l’accesso ad Internet. Della rete fanno parte anche dei punti di facilitazione itineranti, pensati per raggiungere i territori dei piccoli comuni e delle zone più periferiche nonché le categorie di cittadini più fragili. Il finanziamento che la linea specifica del PNRR ha stanziato è pari a complessivi 264 mila euro. Ad ogni punto di facilitazione digitale è destinata una dotazione finanziaria di 44 mila euro, sia per le attività di promozione del servizio che per il compenso dei facilitatori digitali (personale, quasi esclusivamente giovane, degli Enti del terzo settore) formati dal Dipartimento per la trasformazione digitale, che andranno a loro volta a formare i cittadini. Nel corso dell’incontro sono intervenuti l’Assessore Veronica Buffone, la dottoressa Rita Rocchetti del settore welfare e la dottoressa Sofia Vetere, Elevata Qualificazione dello stesso settore e coordinatrice del progetto. “La rete dei servizi di facilitazione digitale creata dall’ATS n.1 – ha sottolineato l’Assessore Buffone – è una risposta concreta alle necessità degli anziani e degli altri soggetti fragili delle aree più periferiche della città, che saranno accompagnati verso lo sviluppo di abilità informatiche e verso il progressivo utilizzo autonomo e consapevole delle tecnologie digitali e dei principali servizi digitali pubblici resi disponibili online”. La dottoressa Rocchetti ha illustrato la dislocazione sul territorio ed il funzionamento dei punti di facilitazione digitale. L’Assessore Buffone ha poi rivolto un ringraziamento a tutto il personale del settore welfare, a cominciare dalla Dirigente Matilde Fittante, ricordando anche l’apporto fornito da Alessandra Trecroci.

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