“Non credo sia ignoranza, onestamente, quanto invece il pretesto per avere un poco di visibilità in più”. Lo afferma il consigliere di Palazzo dei Bruzi del gruppo Franz Caruso sindaco, Francesco Turco, rispondendo a quanti, l’ultima in ordine di tempo è la parlamentare leghista Simona Loizzo, mettono in discussione la posizione sempre chiara, coerente e netta che ha sta portando avanti il sindaco Franz Caruso sulla Citta Unica.
“Ed, invero – prosegue Francesco Turco – Franz Caruso è sempre stato a favore della Città Unica e sta portando avanti una posizione di estrema coerenza con quanto sostenuto da tempo, addirittura sin dalle amministrative del 2016 – a fianco di Carlo Guccione – nell’ambito di una coalizione denominata appunto la Grande Cosenza, ed anche e soprattutto con il programma elettorale presentato nel 2021, sulla cui base i cittadini lo hanno eletto. Altra cosa è, invece, la battaglia che ha posto in essere con l’avallo dell’intera maggioranza consiliare a difesa dei principi di democrazia, libertà e, soprattutto, nel rispetto dei dettami della nostra Carta Costituzionale. Tutti valori e ideali che, capisco, siano di difficile comprensione per chi, come l’onorevole leghista Loizzo, approva in Parlamento leggi che, invece, li calpestano. Rispetto a ciò, faccio il solo esempio della legge sull’autonomia differenziata a firma Calderoli, con la quale si gioca sulla pelle dei Calabresi e di tutti i meridionali e su cui l’on Loizzo ha anche gioito sventolando in aula la bandiera della Calabria in un gesto veramente poco istituzionale… e mi fermo qui. Ritornando, invece, a Franz Caruso, il sindaco di Cosenza, seppur favorevole alla Città unica, sta contrastando senza se e senza ma la legge regionale che autorizza il Governatore della Calabria ad indire il referendum consultivo per la fusione dei comuni di Cosenza, Castrolibero e Rende, ritenendola, a giusta ragione, un obbrobrio amministrativo che lede il principio di autodeterminazione dei Comuni. Un colpo di mano, quello di Palazzo campanella, che, per come più volte detto e che confermo, rischia di aprire la strada verso un “assolutismo” che ricorda stagioni drammatiche già vissute dal nostro Paese. Per cui sentire l’on. Loizzo auspicare che “sia la gente a decidere liberamente” attraverso un referendum consultivo, che non ha un quorum per cui non si conosce quale sarà la percentuale che determinerà la scelta e che, comunque, non è vincolante per il legislatore e può non tenerne conto, mi fa accapponare la pelle. Ma tant’è, la differenza tra noi e loro è questa ed anche molto di più”.