Ha lasciato un’impronta e un ricordo indelebili, e soprattutto una lezione di coraggio, determinazione e amore per la propria terra, Jole Santelli, la prima presidente donna della Regione Calabria, scomparsa 4 anni fa – il 15 ottobre del 2020 – a Cosenza all’eta’ di 51 anni per le complicazioni legate a un tumore che l’aveva colpita dal 2014. Oggi, nella ricorrenza della sua scomparsa, sono tanti i messaggi di omaggio a Santelli. Anticonformista, energica, sostanzialmente autonoma nelle scelte e dialogante con la controparte politica: questi i tratti che accompagnarono Jole Santelli nella sua carriera politica e negli otto mesi alla guida della Regione, conquistata nelle elezioni del 26 gennaio 2020 con un netto successo, il 55,29% contro il 30,14% del suo principale sfidante, l’imprenditore Pippo Callipo, candidato civico sostenuto da Pd e centrosinistra. A volere fortemente la candidatura di Santelli, anche per superare lo stallo prodotto dai veti incrociati tra i partiti del centrodestra, fu l’allora leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che riusci’ a vincere anche le comprensibili perplessita’ di Santelli, legate alle sue condizioni di salute. Con Berlusconi, Santelli aveva costruito negli anni un rapporto strettissimo, forgiato nella sua lunga esperienza a livello parlamentare e anche governativo (e’ stata anche sottosegretario alla Giustizia e al Lavoro), oltre che nei ruoli apicali all’interno di Forza Italia.
– I mesi da presidente della Regione furono non facili, anzi particolarmente duri, perche’ alle storiche emergenze della Calabria si aggiunse anche quella legata al Covid, che Santelli affronto’ con piglio pragmatico, non senza qualche scontro con il governo nazionale. “Reputazione e identita’” furono i cardini del suo programma di governo della Calabria, che si caratterizzo’ anche e soprattutto per lo sforzo di Santelli di cambiare la narrazione della Calabria, di raccontarla partendo anzitutto dalle cose positive, dalle bellezze e dalle potenzialita’ della sua terra. Sforzo portato avanti con grande energia nonostante la malattia, con una lunga e orgogliosa lotta contro il tumore, del quale non fece mai mistero. Quando ne parlava, Santelli lo faceva anche per lanciare un messaggio di speranza nella vita e nel futuro.