La Città diventa un grande palcoscenico per accogliere la “Festa della danza“, una full immersion che offre la lezione aperta di danza in piazza Prefettura, lo spettacolo di contemporanea “Plus ultra. Oltre il mito“, “Gaîté Parisienne“, il grande show della Belle Époque e l’incontro con il coreografo Fredy Franzutti. È il fine settimana della danza, inserito nel cartellone della ventunesima edizione del Festival d’autunno, diretto da Antonietta Santacroce che quest’anno ha voluto offrire ai suoi spettatori qualcosa in più rispetto al solito spettacolo di danza: sabato 19 ottobre, infatti, per tutta la giornata in tre differenti location, ci saranno spettacoli e attività per tutti. Si comincerà nel cuore del centro storico, in piazza Prefettura dove, si inizierà alle ore 16 con la masterclass di danza contemporanea: ballerini e aspiranti tali sono invitati a partecipare a questa lezione all’aperto, un’occasione irripetibile per confrontarsi con due coreografi internazionali, ampliare le proprie conoscenze e divertirsi condividendo la passione per l’arte della danza. La lezione sarà aperta a tutti coloro che abbiano almeno 12 anni d’età, siano vestiti di bianco e si iscriveranno inviando il modulo d’iscrizione presente sul sito www.Festivaldautunno.com. A condurre la masterclass saranno i maestri Marco Laudani e Claudio Scalia, coreografi internazionali, ospiti come docenti presso numerosi centri di formazione in Italia e all’estero come: Premiere Ballet Oc di Los Angeles, Kolektyw Ruchu di Danzica, Akropoditi dance centre a Syros, Maison de Bégon a Blois, Modem atelier di Scenario pubblico Compagnia Zappalà danza a Catania.
«Per la prima volta in Calabria la lezione aperta di danza sarà un’opportunità unica per danzare e confrontarsi con ballerini provenienti da tutta la Calabria, in un ambiente diverso dalle aule, che mira a promuovere la creatività, ampliare le conoscenze e ad attuare quelle “connessioni” con nuove visioni della danza e tra singoli individui, così care al Festival d’autunno», ha detto il direttore Santacroce.
A seguire, alle ore 18 nel chiostro del Complesso San Giovanni ci sarà lo spettacolo di danza contemporanea in prima nazionale “Plus ultra. Oltre il mito” della compagnia Ocram Dance Movement. Il balletto, nato da un’idea di Marco Laudani, per la regia dello stesso Laudani e Sergio Campisi, è un’opera contemporanea dedicata al mito, per raccontare la condizione umana e le sfide con cui ci confrontiamo costantemente: è infatti solo grazie alla loro forza interiore che gli eroi Icaro e Achille trasformano il loro destino, poiché sfidare il Fato è una dichiarazione di fiducia nell’abilità umana di affrontare l’ignoto con coraggio. Le coreografie sono di Laudani e Glenda Gheller.
Nel foyer del Teatro Politeama alle 19.30 ci sarà l’incontro con Fredy Franzutti, coreografo di successo, tra i più conosciuti e apprezzati non solo in Italia ma anche all’estero, che racconterà la sua esperienza internazionale che lo ha visto collaborare con il Teatro Bolscioj di Mosca, l’Opera di Montecarlo, il Teatro dell’Opera di Roma e, tra gli altri, anche con RaiUno per la creazione di diversi eventi. Infine il XXI Festival d’autunno – sostenuto da Regione Calabria/Calabria Straordinaria; Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; Comune di Catanzaro, Fondazione Carical, oltre che da vari Enti privati – concluderà la “Festa della danza” alle ore 21 nel Teatro Politeama, con il Balletto del Sud e “Gaîté Parisienne”, un grandioso allestimento firmato da Fredy Franzutti e coprodotto dal Festival d’autunno, che omaggia il periodo d’oro parigino, quello della Belle Époque.
Ad andare in scena sarà uno show spumeggiante con le musiche coinvolgenti di Offenbach tra cancan e mazurke, polke e valzer; oltre venticinque ballerini, cantanti, attrici e acrobati in scena; sontuosi costumi dell’epoca fedelmente riprodotti e ricche scenografie appositamente realizzate da Francesco Palma. Sul palco del Teatro Politeama, perfettamente riprodotta in scena rivivrà quindi la Parigi dei primi del Novecento, grazie a uno studio puntiglioso di scene e costumi per far rivivere il clima, il brio, l’euforia dell’epoca, quando era la capitale assoluta della cultura e della mondanità e dettava legge in fatto di moda, musica, nuove tendenze e innovazioni, La bellezza va in scena.