“Udite! I tre commissari che reggono il Comune di Rende (purtroppo in carica, incomprensibilmente, ancora per altri sei mesi), hanno approvato con una delibera di Giunta lo schema di convenzione per le opere accessorie al futuro svincolo dell’Autostrada del Mediterraneo, in località Settimo di Rende. Che impresa! Che grandezza! Che celerità!
Ma mettiamo un po’ di ordine in questo turbinio di strumenti musicali che celebrano grandi imprese.
Le due opere accessorie di cui si parla, consentiranno di collegare, la prima, l’attuale rotatoria nord del tratto B del viale Principe con l’Università della Calabria; mentre la seconda opera interessa la stessa università poiché la collega con la strada che da Settimo di Montalto arriva a San Vincenzo la Costa, dove dovrà sorgere la stazione ferroviaria di Santa Maria di Settimo.
Per chi ama ricostruire la verità delle cose, si consiglia di leggere e studiare il Piano Regolatore della città di Rende adottato dal Consiglio Comunale nel 2001, Sindaco Sandro Principe ed Assessore all’Urbanistica Mimmo Talarico. Guardando le tavole del predetto Piano, si rileva con chiarezza il disegno che unisce l’Università a Santa Maria di Settimo, con la realizzazione della relativa strada e del ponte per attraversare il fiume.
Parimenti, nel PRG di Rende, è disegnato il collegamento tra la rotatoria del tratto B del Viale Parco-Principe e l’intervento precedente, in modo tale che si possa raggiungere l’Università della Calabria anche dalla rotatoria di c.da Rocchi.
Una ricerca, inoltre, andrebbe fatta circa l’attuazione di questa previsione del Piano Regolatore di Rende. La ricerca ci mostrerebbe un protocollo di intesa tra il Comune di Rende, sindaco Bernaudo, il Comune di Montalto Uffugo, sindaco Gravina, ed il Presidente della Provincia di Cosenza Oliverio, con il quale la provincia stessa si impegnava a finanziare queste due opere accessorie ed altre due opere, da realizzarsi nel Comune di Montalto Uffugo, per accedere sempre al futuro svincolo di Rende, perfettamente disegnato nel PRG rendese del 2001.
Evidentemente, l’on. Oliverio, da Presidente della Provincia, non riuscì a finanziare l’opera, ma una volta diventato Presidente della Regione, nella legislatura 2014-2019, finanziò le quattro opere con un investimento di ben 6,5 milioni di euro, per come si evince dal protocollo di intesa firmato insieme ai sindaci pro-tempore di Rende e Montalto Uffugo, Manna e Caracciolo.
Da allora sono passati molti anni. Ritardi causati dalla burocrazia della Regione, prima guidata dalla Presidente Santelli ed oggi dal Presidente Occhiuto, alla quale si è aggiunta, evidentemente, anche la burocrazia dei comuni, con il comune di Rende retto da una gestione commissariale. Il lento ed inesorabile passare degli anni ha fatto sì che con i 6,5 milioni di euro non si potessero più realizzare le quattro opere accessorie programmate, ma soltanto due, scegliendo di finanziare quelle più importanti che collegano la viabilità di Rende all’Università della Calabria dal lato nord e la stessa Università alla costruenda stazione di Santa Maria di Settimo.
Pertanto, questo rullare i tamburi e questi squilli di tromba vanno a santificare una semplice delibera di giunta comunale che ha approvato uno schema di convenzione per la realizzazione di due importanti opere, pensate più di venti anni fa, programmate in termini attuativi una quindicina di anni fa e finanziati oltre cinque anni fa, con un danno evidente causato dal ritardo nel mettere in campo le attività burocratiche, dal momento che si sono dovute ridurre le opere realizzabili alle due più importanti, mentre originariamente, come detto, ne erano state previste quattro. Prossimamente ci occuperemo di PNRR”.
Così in una nota la Federazione Riformista di Rende.