“La riunione – ha dichiarato il Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, Ornella Cuzzupi al termine dei lavori tenuti ieri – ha tracciato, alla luce dell’esperienza fatta in quest’anno di lavoro, una più specifica azione che funga da strumento agile e funzionale per circoscrivere e limitare, con la conoscenza e la determinazione, i fenomeni oggetto della missione”.
I lavori sono stati caratterizzati dalla convinta adesione di tutti i componenti alla linea tracciata dal Presidente Cuzzupi che, di fatto, ha sintetizzato i contributi espressi dagli stessi nelle riunioni precedenti.
“La Relazione d’attività 2023 ha delineato il contesto. Da allora ci sono state – continua Cuzzupi – una serie d’interlocuzioni con richieste di contributi o interventi. Questo ha convinto l’Organismo circa l’opportunità d’individuare specifici segmenti sui quali convogliare sforzi e idee. Sono così stati definiti tre gruppi, aperti a tutti i componenti dell’Osservatorio, chiamati a delineare le attività da mettere in campo sul territorio”.
Il Presidente Cuzzupi si riferisce in modo specifico ai seguenti Gruppi di Lavoro:
Imprese: Il Gruppo dovrà individuate attività produttive con le quali avviare una collaborazione in merito ad azioni di sensibilizzazione, offrendo modelli e mezzi per avversare il fenomeno della discriminazione e favorire la cultura della sicurezza.
“Non ci anteporremo – dice Ornella Cuzzupi – né ci sostituiremo a strutture di controllo e rivendicazione, noi rappresentiamo l’Ente regionale che, insieme ai partner (penso all’Unar ad esempio) offre la propria, piena disponibilità e presenza”.
Scuola: l’obiettivo è strutturare, con la collaborazione degli enti scolastici, incontri da tenere presso gli Istituti coinvolgendo alunni, docenti e dirigenti per discutere, analizzare e valorizzare una cultura del lavoro senza discriminazioni e in piena sicurezza. Parlare di questo con i ragazzi, significa far crescere forte il virgulto della legalità e del buon lavoro. Tra l’altro ci si trova anche al cospetto di una subdola forma di discriminazione determinata da elementi legati all’edilizia scolastica. Solo due dati per rendere l’idea: su oltre 2.100 edifici scolastici presenti nella regione, il 74% non possiede certificazione di agibilità e il 70% non ha un’idonea attestazione di prevenzione incendi”.
“Il nostro intendimento – afferma la Cuzzupi – è fare in modo che al mondo della scuola appaia concreta la presenza delle Istituzioni al fine di consolidare la fiducia verso chi rappresenta lo Stato”.
Istituzioni: proprio per i temi trattati dall’Osservatorio occorre che vi sia un costante confronto con Enti pubblici e privati. Sono infatti essi, pensiamo alle varie associazioni sul territorio, ad avere spesso il polso delle situazioni. Il Gruppo dovrà appunto costruire una rete sul territorio funzionale a combattere le discriminazioni.
“Ripeto una cosa già detta: Il migliore alleato delle discriminazioni è il silenzio. Per questo – sottolinea il Presidente Cuzzupi – i componenti e gli enti che operano attivamente nell’Osservatorio hanno deciso di dare un senso concreto alla propria azione sul territorio. Lo merita la nostra gente, lo merita la Calabria”.