“Se 520 euro, che e’ la media percepita del reddito di cittadinanza puo’ essere in competizione rispetto ad un contratto di lavoro dovremmo porci altri temi”. E’ quanto ha detto a Crotone Alessandra Todde riguardo alle difficolta’ denunciate dalle imprese di trovare lavoratori che preferiscono stare a casa per mantenere il reddito di cittadinanza. La viceministra ha riconosciuto i limiti della misura: “Il reddito di cittadinanza – ha detto – e’ una misura legata al sostegno della dignita’ delle persone. Il punto e’ lavorare sulla parte attiva che non ha funzionato correttamente, in modo che possano arrivare offerte di lavoro congrue e sensate ai lavoratori; dall’altro bisogna controllare tutte le componenti illegali, penso al lavoro nero o sommerso”. La viceministra ha fatto capire che necessita anche introdurre il salario minimo: “Non bisogna dimenticare, soprattutto, che ci sono quasi 4 milioni di working poors, lavoratori poveri che pur lavorando non guadagnano quanto necessario a vivere. Questo significa che c’e’ un tema di salari, c’e’ un tema legato al sostegno del lavoro che dovrebbe interessare tutti”.
Reddito, Todde: “Non è in competizione con contratti di lavoro”
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