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Reggio: l’Archivio di Stato celebra le Giornate europee del patrimonio

Giornate europee del patrimonio 2024
Sala Conferenze Archivio di Stato di Reggio Calabria
Via Lia Casalotto – Reggio Calabria
Apertura straordinaria sabato 28 settembre ore 9,00-13.00
 
In occasione delle Giornate europee del patrimonio 2024 Sabato 28 settembre la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria aprirà straordinariamente la sede dalle ore 09.00 alle ore 13.00, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Reggio Calabria. In linea con il tema proposto per l’edizione 2024 “Patrimonio in cammino”, sarà proiettato un film tratto dall’archivio audiovisivo della casa di produzione cinematografica  Lastcam di Bocchigliero (CS), dichiarato di interesse culturale dalla Soprintendenza nel 2022 per il suo ricco e prezioso patrimonio, costituito non solo dai documentari prodotti dalla Lastcam sulle tradizioni popolari calabresi, ma anche da moltissimi altri documenti audiovisivi donati o raccolti dalla stessa società nel corso della propria attività, tra cui i film muti prodotti dal calabrese Tiberio Smurra nel 1927.
Il film che verrà proiettato fa parte del fondo Mario Palopoli, costituito da pellicole cinematografiche e video donati dallo stesso alla Lastcam, assieme ad attrezzature cinematografiche.
Nato a Campana in provincia di Cosenza ed emigrato dopo la seconda guerra mondiale a Torino, Palopoli ha fondato nel 1960 la “Torino Film”, società di produzione specializzata in film d’impresa e documentari sui temi più vari. Grazie ad un suo compaesano che aveva fatto fortuna a Bologna e voleva finanziare un giovane promettente, ha prodotto i primi film di Pupi Avati.
Il compaesano in questione era Carmine Domenico Rizzo, come lui emigrato da Campana (CS) dopo la seconda guerra mondiale e diventato, da semplice manovale, uno dei principali costruttori edili di Bologna, dalle idee innovative e lungimiranti.
Per Rizzo, Palopoli ha realizzato ‒ tra la fine anni Settanta e i primi anni Ottanta ‒ la pellicola che la Soprintendenza presenterà al pubblico, relativa al viaggio a Bologna di una rappresentanza di cittadini di Campana per visitare il quartiere Vittoria, costruito da Rizzo.
Il film, dall’intento celebrativo dell’imprenditore e dei criteri costruttivi da lui adottati, si presta a diverse chiavi di lettura. Colpiscono, innanzitutto, lo stile comunicativo, molto distante dai canoni attuali, nonché il forte senso di appartenenza che Rizzo dimostra nei confronti del paese d’origine, tanto da offrire ad una nutrita rappresentanza di compaesani un viaggio a Bologna per mostrare loro quanto realizzato con la sua attività, ma anche per condividere i propri traguardi e la propria visione di impegno imprenditoriale, strettamente legata alle origini e alla cultura meridionale. Le musiche ed i canti calabresi a chiusura della pellicola ricordano quanto il patrimonio culturale viaggi sulle gambe dei migranti.
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