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Straface: ormai patologici i ritornelli quotidiani del PD sull’inventata catastrofe sanitaria regionale

Un lungo comunicato di Pasqualina Straface (FI) esprime il suo disappunto nei confronti delle opinioni del PD in merito alla situazione sanitaria calabrese:

“Noi capiamo benissimo che tentare di identificare nel Presidente e Commissario Roberto Occhiuto il capro espiatorio di tutte le conseguenze del malgoverno della sanità regionale prodotto nell’ultimo mezzo secolo, per alcuni attuali rappresentanti del PD che per decenni sono stati attori protagonisti delle peggiori giunte di centro sinistra, sia diventata ormai la sola valvola di sfogo e di sopravvivenza politica.”

 

CENTRO SINISTRA IDEOLOGICAMENTE CHIUSO AD OGNI ANALISI E CONFRONTO

“Ma continuare ogni giorno” – dichiara Pasqualina Straface, ieri confermata Presidente della Terza Commissione Sanità del Consiglio Regionale – “con questo ritornello, travisato dei numeri letti e diffusi a proprio piacimento e che farebbero emergere una inventata catastrofe dell’offerta sanitaria regionale, ormai non soltanto non convince più nessuno perché non coincide con la realtà, ma è diventata la chiave di lettura più affidabile di un centro sinistra ideologicamente chiuso sia ad ogni forma di analisi del passato e del presente sia soprattutto di confronto e prospettiva sul futuro.”

 

TUTTI I NUMERI E RISULTATI CONFERMANO UNA NETTA CONTROTENDENZA

“Del resto, tutti i numeri, i risultati e le comparazioni reali, ad esempio quelle relative alla mobilità interregionale attiva e passiva o al saldo della mobilità interregionale degli ultimi 5 anni, fanno chiaramente emergere” – sottolinea – “una tangibile controtendenza che è confermata, senza alcun equivoco, dalla quantità, dalla qualità e dalla incisività, questa sì senza precedenti, degli interventi di risanamento dei conti, di riorganizzazione funzionale, di investimenti sulle strutture, sul personale, sulla formazione e sul ritorno dei cervelli che sta distinguendo l’azione del Presidente Occhiuto in appena due anni.”

 

COME L’UTILE D’ESERCIZIO EMERSO CON L’APPROVAZIONE DEL CONSOLIDATO 2023

“Come – e questa è notizia di oggi – l’utile d’esercizio di oltre 39,4 milioni documentato nell’approvazione, dopo quello del 2022, anche del Consolidato 2023 da parte dalla struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto e che servirà a ripianare le perdite degli esercizi precedenti.”

 

ENNESIMO TRAGUARDO CHE CON ALTRI SCONFESSA RICOSTRUZIONI CATASTROFISTE

“Si tratta” – continua la consigliera regionale di Forza Italia – “di un ennesimo traguardo che sconfessa tante ricostruzioni inutilmente catastrofiste e che si aggiunge a tutti i risultati ottenuti in così poco tempo rispetto a decenni di distruzione della sanità regionale: a partire dal riconoscimento del debito e quindi del buco nero ereditato e che le giunte regionali di centro sinistra in cui erano protagonisti anche attuali consiglieri del PD oggi esperti di sanità, non sono neppure state capaci di quantificare; e poi con l’avvio finalmente dei concorsi, con la riapertura degli ospedali la cui chiusura fu programmata e decisa dalla Giunta di centro sinistra di Agazio Loiero, con l’incremento di personale e l’immissione emergenziale anche dei medici cubani che stanno facendo la differenza ed il cui modello si cerca di ripetere altrove; ed ancora con la razionalizzazione ed il potenziamento dei pronto soccorso, con le azioni finalizzate a ridurre la mobilità passiva ed a potenziare l’offerta, con il potenziamento dell’Azienda Zero, con l’intensa attività sui territori tramite i medici di medicina generale, con i pediatri di libera scelta e con gli specialisti ambulatoriali; con il monitoraggio centralizzato delle liste di attesa; o ancora con i 12 milioni di euro che consentirà agli atenei calabresi di inserire ben 100 medici come specializzandi nei reparti connessi alle Facoltà di Medicina, con la prosecuzione spedita dei lavori per il nuovo Ospedale della Sibaritide e” – conclude la Straface – “l’inizio dei lavori del nuovo Ospedale di Cosenza nei pressi dell’Università della Calabria (Unical), entro la fine del 2025.”

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