Nata in Grecia ad Atene 22 anni fa la nuova palleggiatrice della Tonno Callipo.
Si tratta di Gea Penelope Curti con genitori comunque italiani. Giovanili nell’ATA Trento e nell’US Torri Vicenza, raggiungendo importanti traguardi per Curti, che ha partecipato alla selezione regionale di cui è stata anche capitano. Vanta diverse vittorie nei campionati regionali e ottimi risultati nei campionati nazionali. Quindi nella stagione 2018-19 ha disputato il suo primo campionato di B2 da titolare con l’US Torri. Mentre negli anni successivi ha giocato in B1 fino alla stagione 2022-23 con la Clai Imola. L’anno scorso, con il Blu Team Udine, ha sfiorato i playoff per un punto.
Gea Penelope, perché hai accettato la proposta della Tonno Callipo?
“È presto detto: sono stata contagiata dall’entusiasmo che pervade questa società, entusiasmo dovuto alla promozione dell’anno scorso che sento presente e palpabile, e che sarà sicuramente il giusto vettore per la nostra prossima stagione.”
Al suo secondo anno di vita in campo femminile, quale ruolo pensi avrà in Serie B2 la Callipo neo-promossa?
“Penso che possa recitare un ruolo da assoluta protagonista, visto che la squadra è di alto livello ed è supportata da uno staff tecnico altrettanto valido. E poi la società ci mette a disposizione allenamenti e strutture che raramente si trovano in B2.”
Nonostante la giovane età vanti diverse esperienze da Nord a Sud, cosa pensi di trovare alla Tonno Callipo?
“Sicuramente troverò una professionalità rara per un campionato di B2. Per quanto mi riguarda sono felice di far parte di questa squadra e sono pronta a dare più del 100% in allenamento e in partita. Non vedo l’ora che inizi la stagione!”
Studi economia, sicuramente un tuo obiettivo. Riesci ad abbinarlo con il volley?
“La pallavolo è la mia passione e mi auguro di raggiungere grandi traguardi. Non bisogna però perdere il contatto con la realtà e penso anche al mio futuro post-agonistico. Infatti sono iscritta alla facoltà di Economia e Gestione d’Impresa, con disciplina e buona volontà riesco – conclude Gea Penelope – a gestire sia la pallavolo che lo studio.”