Si preannuncia un evento culturale molto seguito, la presentazione dell’antologia degli scritti di mons. Serafino Sprovieri, volume appassionatamente curato da don Giuseppe De Simone, che si terrà nel Salone degli stemmi dell’Arcivescovado a Rossano (CS) lunedì 19 agosto 2024, con inizio alle ore 19.
Alla manifestazione interverranno: don Gianni Citrigno, nipote di mons. Sprovieri, l’editore di Progetto 2000 Demetrio Guzzardi e il curatore don Giuseppe De Simone; sono previste alcune testimonianze sia di sacerdoti che di laici che hanno conosciuto il presule che dal 1980 fino agli inizi del 1992 ha guidato la Chiesa diocesana di Rossano-Cariati. Le conclusioni sono affidate all’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise.
Durante l’episcopato rossanese di mons. Sprovieri erano stati già pubblicati due volumi che raccoglievano il suo magistero (I primi passi insieme 1980-1982 e L’Anno Mariano per il XIV centenario dell’icona Achiropita in Rossano), ma poi l’imprevisto e subitaneo trasferimento alla sede episcopale metropolitana di Benevento, non aveva dato tempo per poter mettere insieme tutti i testi dal 1984 al 1992. L’operazione più volte è stata messa in cantiere, ma varie difficoltà non hanno permesso di arrivare alla pubblicazione.
Don Giuseppe (Pino) De Simone, che ha avuto “don Serafino” come rettore nel Seminario minore di Cosenza e poi nel “San Pio X” di Catanzaro e che l’ha ordinato presbitero per la Chiesa diocesana di Rossano-Cariati, ha fortemente voluto (in tempo di Covid) curare l’antologia, ritrovando i testi che compongono questo libro di 256 pagine, di cui una quarantina di immagini.
Il titolo del volume “Serafino Sprovieri padre, maestro e amico. Il suo magistero nella Chiesa diocesana di Rossano-Cariati (1984-1992)” è stato pubblicato dall’editoriale Progetto 2000; dopo la presentazione di mons. Maurizio Aloise, il curatore ha scritto alcuni testi (da pagina 9 a pagina 27) in cui viene tracciato il magistero rossanese di un “instancabile cercatore di Dio e dell’uomo”.
L’antologia è suddivisa per anni ed è una sintesi perfetta del cammino che la Chiesa rossanese ha compiuto in quel decennio, tra l’altro si ritrovano parole profetiche come Chiesa sinodale, tanto cara a papa Francesco. L’opera presenta in appendice 3 testi: “Gioacchino da Fiore che fu profeta in patria”; “Divina – omelia al funerale della cara sorella” e il “Testamento spirituale” di mons. Serafino Sprovieri, redatto durante gli esercizi spirituali a Cetraro (21-25 novembre 2010).
MONS. SERAFINO SPROVIERI IL SUO RICORDO E’ UNA BENEDIZIONE
dalla presentazione di mons. Maurizio Aloise – arcivescovo di Rossano-Cariati
“Il verbo ricordare, nel suo significato di portare nel cuore, è molto importante per la vita della Chiesa, perché ci richiama all’essenziale della nostra fede, che è il memoriale della Pasqua di Cristo, vivo e operante nella storia dell’umanità. Perciò, il ricordo dei pastori che hanno guidato una diocesi, non è semplicemente un rievocare eventi del passato, ma è espressione del desiderio profondo di sentirsi inseriti nel solco vitale che, con la Pentecoste, ha lanciato il seme della Parola di Dio e, attraverso la predicazione e la testimonianza degli apostoli, è giunta fino a noi. Plaudo perciò a quest’opera editoriale, che significativamente porta il titolo: Serafino Sprovieri padre, maestro, amico. Il suo magistero nella Chiesa diocesana di Rossano-Cariati (1984-1992). Il testo è un dono, frutto di un’intuizione di mons. Santo Marcianò, che ha pensato di pubblicare gli atti del magistero di mons. Sprovieri e che ora viene consegnato alla nostra diocesi. Grazie al lavoro di ricerca attento e meticoloso, propri della competenza e passione di don Pino De Simone, il progetto è stato portato a termine. Anche don Gianni Citrigno, presbitero della diocesi di Cosenza-Bisignano, nonché nipote amato di don Serafino, ha offerto il suo fattivo contributo per la realizzazione di questo testo, che esce nella collana Ecclesia/Chiesa e Magistero dell’Editoriale Progetto 2000 di Demetrio Guzzardi”.
“Il verbo ricordare, nel suo significato di portare nel cuore, è molto importante per la vita della Chiesa, perché ci richiama all’essenziale della nostra fede, che è il memoriale della Pasqua di Cristo, vivo e operante nella storia dell’umanità. Perciò, il ricordo dei pastori che hanno guidato una diocesi, non è semplicemente un rievocare eventi del passato, ma è espressione del desiderio profondo di sentirsi inseriti nel solco vitale che, con la Pentecoste, ha lanciato il seme della Parola di Dio e, attraverso la predicazione e la testimonianza degli apostoli, è giunta fino a noi. Plaudo perciò a quest’opera editoriale, che significativamente porta il titolo: Serafino Sprovieri padre, maestro, amico. Il suo magistero nella Chiesa diocesana di Rossano-Cariati (1984-1992). Il testo è un dono, frutto di un’intuizione di mons. Santo Marcianò, che ha pensato di pubblicare gli atti del magistero di mons. Sprovieri e che ora viene consegnato alla nostra diocesi. Grazie al lavoro di ricerca attento e meticoloso, propri della competenza e passione di don Pino De Simone, il progetto è stato portato a termine. Anche don Gianni Citrigno, presbitero della diocesi di Cosenza-Bisignano, nonché nipote amato di don Serafino, ha offerto il suo fattivo contributo per la realizzazione di questo testo, che esce nella collana Ecclesia/Chiesa e Magistero dell’Editoriale Progetto 2000 di Demetrio Guzzardi”.
Serafino Sprovieri è nato il 18 maggio 1930 a San Benedetto di San Pietro in Guarano (CS); è stato ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Cosenza il 12 luglio 1953 da mons. Aniello Calcara, di cui è stato segretario. Direttore del settimanale diocesano Parola di vita (1969-1980) e segretario dell’Unione poeti e scrittori cattolici italiani e del Premio Cosenza. Per 26 anni (1953-1979) ha insegnato religione all’Istituto “Pezzullo” di Cosenza. Dal 1962 rettore del Seminario cosentino e dal 1975 rettore del Pontificio Seminario Teologico regionale “San Pio X” di Catanzaro. Paolo VI, l’11 febbraio 1978 l’ha nominato vescovo titolare di Temisonio (nell’odierna Turchia) e ausiliare dell’Arcidiocesi di Catanzaro e Squillace. Il 9 aprile 1978, nella cappella del “San Pio X”, è stato consacrato vescovo dal cardinale Sebastiano Baggio. Dal 1980 al 1991 ha retto l’Arcidiocesi di Rossano e Cariati; nel 1989 ha fondato il mensile diocesano Camminare insieme. Giovanni Paolo II l’ha chiamato, il 25 novembre 1991, a reggere l’Arcidiocesi metropolitana di Benevento; il 25 gennaio 1992 ha salutato l’Arcidiocesi di Rossano; ha fatto il suo ingresso nella Cattedrale di Benevento il 1° febbraio 1992, guidando la Chiesa beneventana per 14 anni (1992-2006). Dopo la rinuncia per ragioni di età, è tornato a Cosenza dove, il 2 gennaio 2018, all’età di 87 anni, ha concluso la sua vita terrena. Il suo corpo riposa nella Cattedrale di Benevento.