È stato un pomeriggio emozionante, nonché ricco di informazioni in ambito medico-scientifico, quello svoltosi nel pomeriggio di ieri presso l’Oratorio parrocchiale della Chiesa Santa Maria ad Nives di Schiavonea. Sala gremita, difatti, per l’interessante Convegno sul tema “Nuovi orizzonti per il trattamento delle patologie oncologiche e pneumologiche. Rapporto etico tra Medico e Paziente”.
L’iniziativa – i cui lavori sono stati introdotti e moderati in modo scrupoloso dal giornalista Fabio Pistoia – si è configurata, oltre che come un propositivo momento di confronto su un dirimente tema della medicina, e quindi della salute di tutti i cittadini, anche quale occasione d’incontro in memoria del dottore Sergio Garasto, professionista coriglianese della sanità da tanti benvoluto e stimato, di recente prematuramente scomparso.
Al Convegno – ideato e fortemente voluto dall’avvocato Francesca Berardi e reso possibile grazie alla disponibilità di Padre Francesco Ansalone – sono intervenuti l’esimio penalista avvocato Antonio Pucci, il dottore Antonio Nigro e autentici luminari della medicina in ambito regionale e nazionale: i professori Salvatore Lombardo, Silvio Orlando, Ubaldo Prati e Ivano Schito. Non sono mancati i riferimenti alle qualità dell’uomo e del professionista Garasto, ma anche tanti puntuali aggiornamenti, da parte dei relatori, sulle nuove frontiere conseguite nel campo della cura e dell’assistenza sanitaria.
Numerose le testimonianze di cittadini che sono stati curati e salvati dal dottore Garasto, nonché di colleghi in ambito ospedaliero (dott.ssa Marrazzo ed altri) e di personalità del mondo della cultura (prof. De Rosis). Spazio dedicato anche alle iniziative finora portate a compimento in sua memoria, dallo splendido murales realizzato dall’associazione “Schiavonea e Sant’Angelo Puliti” in via Gaeta, nel cuore del borgo marinaro di Schiavonea, alle targhe appositamente installate in alcuni reparti dell’ospedale di Castrovillari.
Soddisfazione e gratitudine è stata espressa dai presenti nei confronti dell’avvocato Berardi per aver organizzato questo momento di crescita socioculturale, affinché dal ricordo e dalla memoria possa proseguire l’evoluzione e il progresso nel campo dell’assistenza di quanti soffrono.