Il “campo largo” strappa Vibo Valentia al centrodestra. Con due sezioni da scrutinare su 37, il candidato del centrosinistra più il Movimento 5 Stelle Enzo Romeo è al 53,35%, una percentuale ormai non recuperabile dal candidato di centrodestra Roberto Cosentino. I sostenitori di Romeo sono già scesi in strada per festeggiare l’elezione.
Lo stesso Cosentino ha chiamato Romeo per congratularsi con lui.
L’amministrazione uscente era guidata dalla sindaca Maria Limardo di Forza Italia.
“Tanti auguri alla città di Vibo Valentia per aver scelto il cambiamento e a Enzo Romeo per aver costruito con passione, volontà e competenza la vittoria del centrosinistra, storica e significativa dopo i 15 anni di gestione comunale del centrodestra”. Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico della Calabria, che prosegue: “Storico dirigente del Partito democratico, Romeo ha saputo interpretare il desiderio della comunità vibonese di lasciarsi alle spalle il passato e di immaginare una città moderna e inclusiva dei servizi, dei diritti e dello Stato sociale. Romeo ha saputo analizzare i problemi locali e offrire soluzioni e prospettive concrete, distinguendosi nei ragionamenti politici e mantenendo una grande capacità di dialogo. Alla fine, il nostro progetto ha avuto la meglio, a conferma che paga sempre il lavoro di squadra, di coinvolgimento e di alternativa nei singoli territori. Come evidente, stiamo rigenerando il Partito democratico con un lavoro dal basso costante e quotidiano, fatto di incontri e approfondimenti, di ascolto e confronto reali». «Il campo progressista – sottolinea il parlamentare dem – conquista un’altra città calabrese capoluogo di Provincia e manda un segnale netto agli avversari di centrodestra, che dipendono dalle segreterie nazionali dei loro partiti e non hanno il coraggio di tutelare gli interessi dei Comuni della Calabria. Anche per le prossime Regionali – conclude Irto – continueremo a lavorare con la stessa passione e con la stessa voglia di innovare la politica e presentare un progetto alternativo, credibile e quindi vincente”.