“Evidentemente la sconfitta che qui, a Cosenza, quindici giorni fa, in occasione delle elezioni per il parlamento europeo, ha sonoramente subito Forza Italia, comincia a generare, dentro il partito, i suoi effetti destabilizzanti. E così, Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza e presidente di Anci Calabria, farsescamente, oggi, declina la sua ipocrita contrarietà alla barbara legge sull’autonomia differenziata”.
Lo afferma il Consigliere Comunale, nonché Consigliere Provinciale, Giuseppe Ciacco, che prosegue: “La Succurro tenta, assai pateticamente, di ricostruirsi una verginità politica, che viceversa, da quasi quindici anni, ha immolato sull’altare sacrificale di una famelica bulimia di potere. Fino all’altro giorno, i forzisti nostrani hanno tenuto il sacco all’immondo baratto premierato – autonomia differenziata, scelleratamente, siglato dalla Meloni con Salvini.
E non più tardi di 3 mesi fa – esattamente il 12 marzo -, proprio la Succurro, ostaggio della sua maggioranza, dinnanzi a un ordine del giorno, presentato dal gruppo consiliare del PD, alzò le barricate e, in Consiglio Provinciale, dichiarò testualmente: “Se gestita bene l’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, anche per far valere le grandi intelligenze locali”. Alla faccia della coerenza! E anche oggi, la presa di posizione della Presidente Succurro è una sfacciata presa in giro, perché costei non critica la sostanza, eversiva e sovversiva, dell’autonomia differenziata, ma si dice preoccupata, esclusivamente, in rapporto alla celerità con la quale la legge è stata approvata. Della serie: un colpo al cerchio e uno alla botte; il becero trionfo dell’opportunismo. E allora, giù le mani dalla battaglia contro l’autonomia differenziata. Quella battaglia, qui a Cosenza, se la può intestare, a pieno titolo, l’esecutivo municipale, con in testa il Sindaco Franz Caruso, il cui fervido protagonismo attivo ha avuto inizio sin dalla presentazione dello scellerato DDL Calderoli ed è culminato con la grande adunata di Sindaci, organizzata nella Sala Quintieri del Teatro Rendano alla presenza dell’allora Presidente Nazionale Anci, Antonio De Caro. Al contrario, la Succurro, al di là di qualche propagandistica parata di facciata, ha sempre plaudito con enfasi allo sciagurato disegno secessionista della Lega. E anche nell’ora grave che volge, Rosaria Succurro continua, mellifluamente, a sostenere il doppiogiochismo populista dei suoi mentori: da una parte, l’ex podestà della Città di Cosenza, che, nell’aula del Senato, ha votato a favore dell’autonomia differenziata e, dall’altra, il fratello dell’ex podestà, che, mutuando la versione più scadente della sceneggiata napoletana, da Governatore, si finge paladino dei Calabresi. Che squallore! Per fortuna i calabresi ed i cosentini hanno storicamente buona memoria e non si lasceranno prendere in giro da chicchessia e men che meno dalla fedelissima supporter occhiutiana”.