La convocazione del 26 Giugno pv nella sede del ministero dell’Ambiente della Conferenza dei servizi decisoria sulla bonifica dell’ex area industriale di Crotone costituisce un passaggio fondamentale per il futuro del territorio. Se le Istituzioni calabresi preposte non assumeranno le loro coerenti e cogenti posizioni, ci sarà un concreto rischio di sacrificare, ancora una volta, la tutela ambientale e la salute dei cittadini a favore di interessi economici di una multinazionale. In tale direzione non si possono accettare i ritardi del governo regionale sia rispetto alla mia interrogazione, la quale non ha ricevuto risposta, sia rispetto alla richiesta di convocazione di un Consiglio regionale ad hoc per modificare il piano regionale di gestione dei rifiuti. E ancora la Regione non può far diventare carta straccia i provvedimenti che assume nei più importanti luoghi istituzionali, come nel caso della mozione n. 58 recante “Sin Calabria-Crotone-Cassano-Cerchiara” che il consiglio regionale che ha approvato, all’unanimità, in data 22 giugno 2023. Con tale mozione l’Assemblea impegnava la giunta regionale e, per essa, il Presidente a coordinare l’insieme delle Istituzioni calabresi al fine di contrastare anche in sede giudiziaria, il tentativo dell’Eni di stravolgere il deliberato della conferenza di Servizi e a sostenere in sede governativa le ragioni delle istituzioni calabresi. Pertanto, nel sollecitare il governo regionale ad assumere tempestive e coerenti decisioni, ci attiveremo a sostegno di ogni iniziativa utile a fianco della popolazione Crotonese.