Maggio è stato il mese di Massimo Ferrero. Prosciolto dal Gip del Tribunale di Paola, circa l’accusa di bancarotta fraudolenta per una società cinematografica. Finita in una bolla di sapone, anche l’inchiesta della Procura Federale per la gestione della Sampdoria. In attesa di risolvere definitivamente la cessione delle sue quote del club blucerchiato, l’imprenditore romano è tornato a parlare di Reggina sulle frequenze di Radio Cusano Campus.
Da conduttore del programma “Ferrero, non solo sport”, l’ex presidente della Sampdoria ha spiegato la sua mancata partecipazione all’asta per i beni materiali ed immateriali della Reggina: “Bandecchi mi dà il pane, quindi se partecipa lui non ci posso essere io. Ma la Reggina è nei miei pensieri, fin da quando mi è stata proposta da Saladini: in quel momento io avevo ancora la Sampdoria, mentre la Reggina era qualificata ai playoff”.
Ferrero ha comunque ribadito l’idea di fare calcio a Reggio: “Se preferirei parlare di Reggina con il sindaco Falcomatà oppure con la Fenice? Posso parlare con tutti, voglio fare calcio. E portare la Reggina in Serie C e poi in B. Ma mi auguro che il marchio venga preso dal sindaco, è giusto così”.
p.f.