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Amministrative, a Catanzaro candidato sindaco una volta del PD ora appoggiato da lista tra cui ex Forza Nuova

Un candidato a sindaco che fino a pochi mesi fa era iscritto al Pd appoggiato anche da una lista che fra i suoi candidati vede un ex esponente di punta di Forza Nuova in Calabria. Accade a Catanzaro, dove per la successione all’attuale Primo cittadino, Sergio Abramo, si sfidano in sei: Valerio Donato, appoggiato anche da Forza Italia e Lega (che si presentano senza simboli di partito); la deputata Wanda Ferro per Fratelli d’Italia; Nicola Fiorita, sostenuto da Pd e M5S; e poi Antonello Talerico, Antonio Campo e il vicepresidente nazionale del Codacons Francesco Di Leto. Ma a far discutere è proprio la composizione delle liste che appoggiano l’ex Pd Valerio Donato (docente di Diritto privato all’università Magna Grecia di Catanzaro), non solo perché si tratta di un candidato targato dem fino a poco tempo e oggi appoggiato da Lega e Fi, quanto perché fra le dieci liste che lo sostengono ce n’è una in particolare, ‘Prima l’Italia’, che ha tra i suoi candidati Gioacchino Di Maio, per tutti Jack, ex coordinatore regionale di Forza Nuova in Calabria. Una ‘strana alleanza’ riconosciuta come tale dallo stesso Donato, che poche ore dopo la presentazione delle liste ha chiesto a Di Maio di rinunciare alla candidatura “non perché il candidato in questione non abbia diritto alla candidatura, ma perché i suoi trascorsi con Forza Nuova, che per il sottoscritto e la coalizione che guido costituisce la negazione dei valori fondamentali della democrazia italiana, sono in netta e irredimibile contrapposizione con la mia storia umana, professionale e politica e con quella di tutti gli altri candidati del ‘Progetto Rinascita’”.

Un invito, quello di Donato, rispedito al mittente. Jack Di Maio, infatti, resta in corsa per un posto in Consiglio comunale. A replicare alla richiesta di Donato è stato il segretario provinciale della Lega, Giuseppe Macrì, secondo il quale “Di Maio gode dei diritti indispensabili per esercitare la rappresentanza elettorale. La sua presenza in lista, d’altronde, è stata possibile anche perché i suoi rapporti con Forza Nuova sono ormai totalmente inesistenti essendosi egli dimesso da ogni incarico ricoperto in passato ed avendo formalmente declinato qualsiasi impegno all’interno di quel movimento”. La querelle si conclude con la presa di posizione del Comitato elettorale che sostiene la candidatura di Fiorita: “Tutta Catanzaro sapeva che un esponente di Forza Nuova si sarebbe candidato con una lista collegata a Donato. I ‘santini’ giravano sul web da almeno tre settimane. La presa di distanza fatta 48 ore dopo la presentazione ufficiale delle liste è tardiva, inutile e anche ipocrita”.

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