“L’operazione Italia Albania può rappresentare l’esempio di un modello che dobbiamo provare come strada per risolvere la complessità della gestione dell’immigrazione illegale”. Tra i Paesi fuori dall’Europa l’Albania è il primo che attraverso un rapporto di amicizia antico con l’Italia può garantire la soluzione al problema. Tra i due paesi c’è un rapporto forte di accoglienza che risale al 1400, e che insieme, e tramite le popolazioni arbereshe ovvero gli italiani di Albania, costituiscono la massima rappresentazione di integrazione sociale e cultura d’Europa.
Il progetto congiunto tra i due paesi che riguarda il tema della migrazione, può rappresentare l’evoluzione di un modello già vissuto e sperimentato. Ancora una volta i due paesi si contraddistinguono per i valori di soccorso umanitario, verso quei flussi migratori di esseri umani costretti ad abbandonare la propria terra e la propria famiglia a causa di guerre, massacri e povertà.
Oggi l’Europa per gestire le migrazioni deve far fronte ad un lavoro di collaborazione con i paesi terzi, di lavorare e fare sinergia con i propri partner per prevenire i flussi anticipando gestioni improvvisate e sprovviste di programmazione. Il premier albanese Edi Rama risponde presente alla richiesta di aiuto da parte del presidente Giorgia Meloni, consolidando sempre più i rapporti di amicizia tra i due paesi, questo è un motivo di vanto ed orgoglio per tutto il popolo arberesh.
Quella degli “arberesh” gli albanesi d’Italia – dichiara Cataldo Pugliese – rappresenta un’esperienza di accoglienza a testimonianza che l’integrazione è possibile, e che soprattutto non ha bandiere partitiche, ma solamente tanto cuore e tanto amore. L’Italia e l’Europa devono porsi l’obiettivo di costruire nuovi modelli di cooperazione internazionale e di sviluppo, mettendo da parte intenzioni predatorie e speculative, per il bene dell’umanità e per la pace e il benessere dei popoli. L’Italia con l’Albania legate da secoli di amicizia, unite da un sentimento di fratellanza e stima reciproca, possono rappresentare per l’Europa la chiave di svolta per il futuro del mediterraneo e dei balcani, ed hanno tutte le carte in regola per dare seguito a modelli di accoglienza. Grazie Edi Rama, grazie Giorgia Meloni”.
Lo afferma in una nota Cataldo Pugliese, UDA Italia delle Minoranze.