Il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” domina la terza giornata del Salone del Libro di Torino. Nello stand della Città Metropolitana, il gioiello reggino irrompe sulla scena culturale italiana grazie alla presentazione del primo catalogo “La Storia e le Collezioni”, curato dal critico d’arte Giammarco Puntelli ed edito da Editoriale Giorgio Mondadori, che ne ripercorre la bellezza degli spazi e l’unicità dell’offerta nel panorama artistico nazionale.
«Un lavoro di ricerca e valutazione di ogni singola opera ospitata nelle sue sontuose stanze», lo ha definito lo stesso Puntelli parlando del Palazzo della Cultura come «caso unico in Italia per origine e destinazione, per la fascinazione dell’arte contemporanea – e non solo – che custodisce».
«L’elaborazione di un catalogo – ha detto di fronte al folto pubblico intervenuto allo stand della Città Metropolitana – era avvertita come una necessità per rendere nazionale questo aspetto che, seppure già conosciuto su ampia scala, meritava ulteriore approfondimento, una riflessione ed un’analisi diversa. Mi sono dedicato con molta attenzione a valutare le opere da pubblicare, al percorso espositivo per poterlo spiegare ai lettori nella maniera più efficace possibile. Devo ringraziare, per questo, il sindaco Giuseppe Falcomatà, il consigliere Filippo Quartuccio, la dirigente Giuseppina Attanasio e le funzionarie Annamaria Franco e Chiara Parisi del Settore Cultura di Palazzo Alvaro».
Il catalogo, promosso per l’occasione anche da Carlo Motta, responsabile Libri Editoriale Giorgio Mondadori, è nato dalla collaborazione fra la Città Metropolitana e l’associazione culturale “Accademia della Torre Giuseppe Puntelli”.
Per Giuseppina Attanasio, dirigente del settore Cultura della Metrocity, la pubblicazione rende onore e giustizia ad uno spazio che «apre la mente e risveglia le sensibilità individuali, nella convinzione che poter osservare il bello e comprenderne l’ispirazione, la storia e il contesto può offrire a tutti strumenti di conoscenza che diventano, a loro volta, fondamenta su cui costruire una rinnovata e comune coscienza civile e sociale». «Il Palazzo della Cultura – ha sottolineato Attanasio – con i suoi capolavori e la sua storia, ci richiama alla responsabilità pubblica e collettiva, affinché ne venga perpetrata e incrementata l’attività a beneficio delle future generazioni per garantire la fruizione di un luogo dove sia sempre possibile educare alla bellezza, coltivare la curiosità e lo stupore, offrire un reale antidoto alla rassegnazione che, per troppo tempo, ha condizionato le nostre genti». All’evento ha preso parte anche il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio.
Ma la giornata a Lingotto fiere è stata dedicata anche ad altre importanti iniziative, inserite nel programma che la Città Metropolitana ha condiviso con le case editrici del territorio selezionate. Tanta commozione ha suscitato “Io non muoio” (ed. Laruffa) di Emilia Condarelli e Maria Antonietta Rositani. Quindi, nello stand della Metrocity, si sono alternati Domenico Romeo ed il suo “I cinque martiri di Gerace (ed. Nosside), Pasquale Romeo con “Genitori in cerca di genitorialità” (ed. Falzea), Yuleisy Cruz Lezcano e “Di un’altra voce sarà la paura” (ed. Leonida), Saverio Orando autore di “La scogliera di Levate” (ed. Leonida), Annalisa Puntelli Sacchetti con “Psiché” (ed. Giorgio Mondadori), Giovanni Andrea Crupi ed il suo “La glossa di Bova” (ed. Apodiafazzi), Rossella Cerra e Roberto Longo scrittori di “34% La storia di una legge per il Sud” (ed. Città del Sole) ed Antonio Marziale con “Katapontismòs, chiunque scandalizzi i bambini” (ed. Laruffa)