Un libro di storie e di impegno. Di vita e contrasto alla violenza sulle donne. L’antico mito di Medea a confronto con la contemporeaneità.
Sabato 4 maggio nella Sala dell’Oasi Bartoleomea alle ore 18 il CAV Demetra di Lamezia Terme presenta il libro di Maria Procopio: “Ritrovare Medea-Dal mito ai centri antiviolenza: le parole, le storie”. Il libro, pubblicato dalla Rubbettino Editore, da’ voce a storie e testimonianze di donne, operatrici, volontarie che prestano la loro professionalità all’ interno dei Centri antiviolenza di tutta la Calabria.
Un resoconto sociale efficace che incrocia la letteatura classica del mito e lo ricompone mescolando le carte.
Maria Procopio attraverso una rivisitazione del mito di Medea, vuole trovare una relazione tra la violenza maschile sulle donne e le radici antiche di questa violenza.
Per farlo incontra chi oggi lavora sul campo, chi si “sporca le mani” con l’ascolto e l’accoglienza, con chi accompagna le donne in un delicato e necessario lavoro di libertà. E per questo il dialogo è doppio.
A Lamezia Terme è entrata in contatto con con le opertrici del CAV Demetra e con loro ha scritto le pagine sul Centro Antiviolenza che da tredici anni è punto di riferimento per il contrasto alla violenza sulle donne della città e del suo interland.
Dalla quarta di copertina si scopre che “il recupero dei tratti della Medea arcaica ha consentito di poter immaginare questa figura mitica al di fuori della logica della vendetta e della sopraffazione che può caratterizzare il rapporto tra i generi all’interno della cultura patriarcale. Contemporaneamente ha reso possibile porre la sua voce “antica” accanto a quella delle operatrici che si trovano ad operare nei centri antiviolenza. Le loro voci, – si legge ancora – quelle delle operatrici, danno il senso di un lavoro che è anche “politico” e non solo servizio ed invitano, insieme alla voce di Medea, ad una relazione tra i generi fuori dalle logiche di predominio e rispettosa del valore delle differenze”.
Il dialogo con l’autrice Maria Procopio e con Giovanna Vingelli, docente Unical e curatrice della prefazione del libro, sarà condotto dalla giornalista Maria Pia Tucci.