“La conferenza programmatica di Fratelli d’Italia ‘L’Italia cambia l’Europa’ in corso da ieri a Pescara e che terminerà domenica 28 aprile è l’occasione per sottolineare l’azione di governo a Palazzo Chigi ma soprattutto per il lancio di Fratelli d’Italia nella campagna elettorale per le europee del 8 e 9 giugno prossimi.
Con questa sfida elettorale saremo tutti chiamati, candidati e non, a dare il massimo, per dimostrare la vitalità e la forza di Fratelli d’Italia e dare un’ulteriore spinta al governo nazionale e alla nostra premier e leader Giorgia Meloni.
In particolare, in questa campagna elettorale europea dobbiamo impegnarci per vincere il confronto contro l’area socialista italiana ed europea e archiviare l’Ue dei tecnocrati per costruire l’Europa dei popoli”.
Lo sostiene in una nota l’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr Chiara Gemma.
“Bisogna aprire una nuova fase storica dell’Unione europea che metta nell’angolo l’asse franco-tedesco e veda la nostra leader Meloni come la protagonista di una nuova alleanza tra l’area dei popolari e la destra.
Per FdI, queste elezioni europee dovranno anche confermare la qualità politica e programmatica del governo Meloni da ottobre del 2022 ad oggi. Uno snodo cruciale non per il nostro partito ma per fortificare il ruolo dell’Italia a livello internazionale.
Aver organizzato la conferenza a Pescara e in Abruzzo – evidenzia Gemma – è un segnale molto importante per noi esponenti politici meridionali e per dimostrare quanta è alta l’attenzione di Fratelli d’Italia nei riguardi del Mezzogiorno.
L’Abruzzo è una regione simbolo di Fratelli d’Italia ed è un esempio di buon governo del centrodestra confermato dagli elettori un mese fa con il grande successo di Marco Marsilio.
Il titolo scelto per la conferenza di Pescara, ‘L’Italia cambia l’Europa’, è lo slogan base di Fratelli d’Italia per le elezioni europee. Questo slogan, – conclude l’eurodeputata di FdI – declina le capacità dell’Italia di oggi, rappresentata dal governo Meloni, con quello che potrebbe accadere in Europa sconfiggendo le sinistre.
Per un’Unione europea che non sia nemica ma alleata di chi produce. Per una visione non ideologica che sappia far convivere lo sviluppo e la difesa della natura e dell’ambiente. Per difendere l’identità, contro ogni sottomissione culturale che vede l’Europa rinunciare alla sua storia per adottare quella degli altri. Per un rapporto paritetico coi paesi dell’Africa, adottando l’approccio del Piano Mattei del governo italiano”.