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Terzo Settore, “Volare senza ali” condivide le proposte del Terzo Settore sul Psc

«La proposta di Guglielmo Merazzi, presidente del Csv Calabria Centro, è pienamente condivisa. Le osservazioni al preliminare del Piano Strutturale Comunale (Psc) rappresentano un valido contributo per “Ridisegnare la città” in modo innovativo, al fine di garantire uno sviluppo urbano futuro equo e sostenibile sul piano strettamente sociale”.

Lo afferma il prof. Giuseppe Mazzitelli, presidente dell’Associazione onlus “Volare senza ali”, attiva sul territorio ormai da diversi anni.

Mazzitelli sottolinea come ormai sia diventato indispensabile “considerare non solo gli aspetti economici e ambientali del territorio, ma anche le conseguenze sociali derivanti dalle decisioni urbanistiche, perché l’impatto sociale influenza – direttamente o indirettamente – la vita delle persone che vi risiedono. La rigenerazione urbana – sottolinea Mazzitelli – può senz’altro favorire l’occupazione e lo sviluppo locale, ma può generare anche diseguaglianza, inquinamento e problemi legati alla distribuzione equa delle risorse nonché all’accesso alle opportunità. Risulta pertanto indispensabile valutare attentamente gli effetti sociali delle politiche urbane per garantire l’inclusione e il benessere delle persone più deboli”.

Tali obiettivi – per il presidente di “Volare senza ali” – non possono prescindere da un coinvolgimento diretto del Terzo Settore, perché l’approccio partecipativo “è l’unico modo per assicurare una pianificazione urbana a “misura d’uomo” che tenga conto delle capacità e risorse endogene della comunità”.

Mazzitelli condivide la proposta congiunta inoltrata al comune di Catanzaro nel giorni scorsi dal Csv Calabria Centro, dal Forum del Terzo Settore e dalla Facoltà di Sociologia dell’Università Magna Graecia “perché – dice – il Psc rappresenta una concreta opportunità per trasformare il territorio urbano, in un ambiente davvero inclusivo e partecipativo”.

Per “Volare senza ali”, la proposta di istituire un Osservatorio permanente, è “il punto di partenza per monitorare l’attuazione delle politiche sociali e abitative” attraverso la raccolta di indicatori socioeconomici al fine di valutare con oculatezza e in anticipo l’impatto scaturente dalle decisioni politiche urbanistiche sulla qualità della vita.

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