“Per vincere le sfide dell’innovazione e della transizione ecologica, è indispensabile l’efficace funzionamento della macchina amministrativa comunale. Per togliere la città dal cono d’ombra, c’è bisogno che la burocrazia assuma la responsabilità (per la sua parte) di cooperare al conseguimento degli obiettivi per fare del capoluogo della Calabria una città europea aperta, inclusiva, tecnologicamente attrezzata e competitiva”. Lo afferma Valerio Donato, candidato sindaco di Catanzaro. “Non dubito – prosegue – che politica e burocrazia saremo una squadra coesa, per produrre valore, utilità e innovazione. In tal senso, occorrerà recuperare il ritardo accumulato nei processi di digitalizzazione (la città è in coda nell’indagine del Forum PA – ICity Rank 2021 – che valuta il posizionamento dei comuni capoluogo attraverso un indice di trasformazione digitale) e dalla stessa Amministrazione comunale. C’è da ridefinire un piano ICT (Information and Communication Technologies) di indirizzo per la digitalizzazione completa della macchina comunale, riorganizzando digitalmente i flussi dei procedimenti e degli atti amministrativi. Garantendo livelli di sicurezza e funzionali, sulla base delle direttive predisposte dalle istituzioni centrali come Agid e Ministeri della Funzione Pubblica e dell’Innovazione. Catanzaro dovrà dotarsi di sistemi di mobilità intelligente; sistemi di efficienza energetica; sistemi di gestione intelligente dei rifiuti e del servizio idrico e sistemi di comunicazione digitale con reti wi-fi ad alta velocità. Va sviluppato un meccanismo virtuoso, capace di mettere in connessione il mondo della scuola e delle università con il mondo produttivo. L’innovazione è un elemento fondamentale, consentendo vantaggi non solo in termini di migliore qualità della vita e di aumento del business, ma anche di crescita, competitività, occupazione e di sviluppo sostenibile. La digitalizzazione consente soprattutto di disporre di una Amministrazione trasparente. Una casa di vetro che mette a disposizione tutti i dati che necessitano ai cittadini, anche per consentire il controllo, la partecipazione attiva e consapevole ed una comunicazione immediata e completa. L’Amministrazione dovrà elaborare la progettazione di una piattaforma agevole e accessibile ai più. Che consenta ai cittadini di richiedere l’esecuzione di pratiche e di controllarne in tempo reale lo stato dell’arte (a titolo esemplificativo anagrafe, settore tributario, edile). Di monitorare i consumi delle proprie utenze (acqua, rifiuti, ecc..) e segnalare malfunzionamenti dell’illuminazione pubblica o di altri servizi di pubblica utilità”.
Per Donato “si dovrà tendere, nel breve-medio periodo, a un codice aperto, prediligendo l’utilizzo di software con codice aperto e, nel caso di software sviluppato per conto dell’Amministrazione, dovrà essere reso disponibile il codice sorgente. E’ sotto gli occhi di tutti che l’Amministrazione comunale, nonostante l’impegno dei suoi dipendenti, presenti sacche di inefficienza, dovute, per lo più, a procedure non ottimizzate. Una situazione che richiede un profondo rinnovamento dell’apparato amministrativo, attraverso la semplificazione dei procedimenti e la promozione degli investimenti nelle nuove tecnologie, i cui vantaggi si ripercuoteranno sui cittadini e sulle imprese, in termini sia di accesso facilitato ai servizi che di riduzione dei costi”. Donato specifica i punti che riguarderanno questo intervento: “la reingegnerizzazione del portale istituzionale del Comune di Catanzaro in un’ottica di facile e rapido accesso a tutti i servizi e le procedure amministrative; la ridefinizione del Piano Triennale ICT sulla base delle priorità e delle nuove esigenze; la riorganizzazione del ‘Cassetto del Cittadino’, per assicurare l’accesso a tutti i servizi digitali offerti dall’Amministrazione, compresa la gestione online dei tributi; la dematerializzazione e digitalizzazione di tutte le procedure amministrative della burocrazia comunale. Non meno importante, l’istituzione di una task force per l’utilizzo dei fondi del Pnrr e la digitalizzazione della pubblica amministrazione”.
“Poiché offrire servizi digitali di per sé non basta – conclude Donato – è necessario formare i cittadini all’uso di questi strumenti, attraverso un’appropriata attività di formazione, anche sperimentando sistemi di ‘servizio civile digitale’, oppure utilizzando forme di incentivo a favore dei cittadini che usino servizi online”.