Sarà presentato venerdì 5 Aprile, alle 16:30, presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, il volume “Quale Europa? Capire, discutere, scegliere”, pubblicato da Donzelli, curato da Elena Granaglia e Gloria Riva, che raccoglie tredici saggi tematici di autori e autrici interni o vicini al Forum Disuguaglianze Diversità. L’appuntamento è promosso insieme al Forum Terzo Settore Calabria e vedrà la presenza di Fabrizio Barca, Co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, e Elena Granaglia, docente all’Università Roma Tre e membro del Coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità.
Alla presentazione prenderanno parte anche Sua Eccellenza l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, Monsignor Fortunato Morrone, il portavoce del Forum Terzo Settore dell’Area metropolitana di Reggio Calabria, Pasquale Neri, il portavoce del Forum Terzo Settore della Calabria, Luciano Squillaci e il Sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Le elezioni europee di giugno saranno cruciali per disegnare il futuro del continente. A sfidarsi tre idee diverse di Europa: quella che ha governato gli ultimi cinque anni, che, pur compiendo passi in avanti, resta profondamente segnata dalla cultura neoliberista; quella conservatrice-autoritaria in forte ascesa, e quella di un’Europa di giustizia sociale e ambientale e di pace.
Con questo volume, il Forum Disuguaglianze e Diversità intende offrire un contributo informativo e di confronto, un metro per giudicare – prima e dopo le elezioni – programmi, partiti, candidature ed eletti, una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l’Unione realizzerà nella prossima legislatura.
L’Unione auspicata in questo libro, che raccoglie i contributi di numerosi autori e autrici interni o vicini al ForumDD, è un luogo di promozione del welfare universale, non penalizzato dall’austerità; dove la conoscenza e i dati siano accessibili e a disposizione delle comunità; dove la trasformazione ecologica sia accelerata nell’interesse prima di tutto dei più vulnerabili per realizzare un modo più giusto di vita e di lavoro e dove politiche pubbliche e governo siano democratizzati. Un’Europa che prenda consapevolezza del proprio ruolo fondamentale nei processi migratori e che agisca come costruttore di cooperazione e pace.