Il Consiglio comunale presieduto da Giuseppe Mazzuca ha approvato, all’unanimità dei presenti, il Documento Unico di Programmazione. Prima di procedere alla votazione i rappresentanti dell’opposizione hanno lasciato l’aula. Anche la consigliera Bianca Rende non ha partecipato alla votazione, ma prima di lasciare l’aula aveva preannunciato voto favorevole al DUP. La seduta era stata aperta dal Presidente del Consiglio comunale Mazzuca, dopo l’appello del Segretario Generale Virginia Milano, con gli auguri di buon compleanno al consigliere Giuseppe Ciacco.
Quindi il consiglio è entrato nel vivo con la relazione sul Dup affidata al dirigente del settore Bilancio e Risorse finanziarie, Giuseppe Bruno.
La relazione del dirigente Bruno
“Il Documento unico di Programmazione – ha spiegato Bruno all’aula – è uno strumento di pianificazione delle attività dell’Amministrazione, obbligatorio per legge, e che è il presupposto necessario ai fini dell’approvazione del bilancio di previsione. Il DUP è, dunque – ha detto ancora il dirigente Bruno – preliminare al bilancio. In sostanza, prende gli obiettivi di mandato dell’Amministrazione e li traduce in azioni che vanno ad esplicitarsi all’interno di una serie di aree tematiche definite per norma. Le aree tematiche sono le missioni in particolare. Per le pubbliche amministrazioni come i Comuni sono 22: dai servizi istituzionali, alla tutela e valorizzazione dei beni culturali, dall’istruzione e diritto allo studio, alle politiche giovanili, sport e tempo libero, al turismo, allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, alla tutela della salute, ecc.
Con il DUP individuiamo le missioni e i programmi all’interno delle stesse ed attribuiamo anche uno stanziamento complessivo. E il bilancio dovrà essere reso conforme a queste previsioni. Partiamo da un’analisi che sono gli obiettivi strategici dell’Amministrazione e li facciamo diventare realtà operativa. Questo sarà il documento di presupposto per la costruzione del bilancio. L’obiettivo del nostro DUP- ha spiegato ancora Giuseppe Bruno – è quello di trovare una sintesi tra l’esigenza di contenimento della spesa e di recupero delle entrate e di rendere sempre più salubri i nostri bilanci e quella di garantire servizi e prestazioni nei confronti dei cittadini. Il DUP è costruito con due linee di entrate e spese. Le entrate e le spese correnti e quelle per conto capitale. Le spese correnti servono per l’erogazione delle prestazioni ordinarie. Le altre per realizzare le opere pubbliche o per restaurarle o ristrutturarle. Rispetto ai bilanci precedenti abbiamo costruito nel modo consueto, abbiamo visto gli impegni già in corso e le attività incomprimibili (le manutenzioni, gli scuolabus, la depurazione, i fitti passivi, le utenze) che sono l’ossatura principale del quadro della spesa. In questo Dup è stato inserito il dato innovativo della vendita dell’immobile di via degli Stadi all’ASP che entra come entrata in conto capitale che non può finanziare spese correnti, ma andrà a finanziare per come è programmato una serie di azioni di manutenzione del territorio e per l’edilizia scolastica. Per adesso stiamo confermando gli impegni nei confronti di Amaco con degli accantonamenti, nonostante la dichiarazione dello stato di liquidazione”.
Non c’è stato dibattito perché molti consiglieri hanno preferito, per intervenire, attendere la fase delle dichiarazioni di voto, fatta eccezione per il Presidente della commissione bilancio Gianfranco Tinto che ha messo in luce “la puntuale esposizione del dirigente Bruno, oltre alla puntualità della messa a disposizione dei consiglieri dei documenti e di tutto ciò che ha riguardato il DUP in tempo necessario”. Il Presidente Tinto ha ringraziato i consiglieri e i componenti della commissione consiliare sottolineando l’importanza del Documento Unico di Programmazione.
In sede di dichiarazioni di voto è poi intervenuta la consigliera Bianca Rende che nel definire le potenzialità del DUP ha anticipato l’intenzione di votare a favore. Quindi ha presentato alla Presidenza un ordine del giorno che sarà inserito nella discussione sul bilancio di previsione. Nell’ordine del giorno Bianca Rende ha chiesto l’abbassamento delle tariffe per il servizio di asilo nido, di mensa scolastica e la reintroduzione dell’esenzione totale per le fasce di reddito da zero a 6000 euro per i servizi a domanda individuale. Inoltre ha chiesto il finanziamento di una politica misurabile di efficace contrasto alla dispersione scolastica, che presenta ancora numeri altissimi, specie tra la popolazione straniera, denunciati dalle associazioni dedicate e figlia di un povertà educativa e materiale persistente in consistenti fasce della popolazione, incompatibile con il nostro grado di civiltà e pericolosa per la sicurezza della città. Altra richiesta contenuta nell’ordine del giorno presentato dalla consigliera Rende, l’ampliamento dei servizi di trasporto scolastico, senza costi aggiuntivi, da destinare alle scuole più periferiche, così da consentire a tutti gli studenti lontani di partecipare alle attività extra curricolari (cinema, musei, teatri), allo stesso modo di coloro che frequentano altre scuole del centro, avvantaggiati dal fatto di poter raggiungere a piedi i siti di interesse culturale. Infine, l’istituzione di alcune borse di studio per la frequenza del convitto Nazionale in modo da poter offrire ai ragazzi di famiglie disagiate, specie residenti nel centro storico, la possibilità di frequentare gratuitamente un prestigioso istituto che per molti anni ha assicurato un valido servizio sociale e che in mancanza di contributi pubblici, previsti per legge, è diventato proibitivo per i figli delle famiglie svantaggiate e dunque, di fatto, non inclusivo. Infine Bianca Rende ha chiesto la creazione di una casa rifugio per donne vittime di violenza e maltrattamenti. “E’ questo – ha detto Rende – un grave vulnus che va colmato”.
Nell’intervento successivo il consigliere Francesco Graziadio ha ringraziato il dirigente Bruno e gli uffici “per aver fatto pervenire il DUP in tempi rapidi, mentre prima si registravano ritardi a volte clamorosi”. Anche da parte sua è venuta la sollecitazione verso l’Amministrazione comunale a trovare in bilancio piccole somme per alcuni settori particolarmente importanti, come istruzione e welfare. “Non è solo con l’edilizia che si costruisce il futuro – ha detto Graziadio – ma anche con il capitale umano e immateriale”. E a proposito della necessità di favorire le attività scolastiche extracurriculari ha aggiunto : “la didattica moderna si nutre delle uscite da scuola, non c’è più la lezione frontale ma gli alunni si portano fuori dall’aula”.
Il consigliere Mimmo Frammartino, intervenuto subito dopo, nel preannunciare voto favorevole ha definito il DUP “documento propedeutico al bilancio di previsione che ha una funzione sia strategica che operativa. Questa Amministrazione – ha aggiunto – ha cominciato a voltar pagina, nel rispetto dei tempi. In precedenza si votavano bilanci di previsione che di fatto erano divenuti dei consuntivi. Un’altra questione davvero singolare – ha sottolineato Frammartino – è il fatto virtuoso che si sia raggiunto questo risultato senza un assessore al bialancio e dopo un cambio al settorei servizi finanziari. Sono questi, segni di buona pratica amministrativa. Adesso comincia una nuova stagione. Ci saranno delle inaugurazioni, riqualificazioni e realizzazioni e i cittadini che potranno assistere all’apertura di luoghi di inclusione e partecipazione, come l’ oratorio di San Gaetano, la Casa delle culture, il Cinema Italia e la riqualificazione della Villa vecchia, il polmone verde della città”.
Anche la consigliera Alessandra Bresciani, nel preannunciare il suo voto favorevole, ha espresso apprezzamento per l’attività portata avanti per la presentazione in aula del DUP nei tempi, sottolineando la necssità di “alzare l’asticella”. Quindi anche lei ha illustrato una serie di proposte.
“Sarebbe importante – ha detto – destinare alcuni fondi comunali, sebbene non previsti a suo carico, per dare risposte ai cittadini meno abbienti che hanno partecipato all’Avviso pubblico per accedere al “Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, contributo per l’anno 2022”. Come sappiamo, le numerose domande (in totale 570 ) presentate nei primi mesi dello scorso anno, per richiedere il contributo fitto casa relativo all’anno 2022, nonostante siano state tutte esaminate e nonostante sia stata pubblicata la graduatoria sono rimaste inevase. Non si è proceduto, infatti, – ha spiegato ancora Bresciani -a erogare le somme dovute, perché la Regione non ha inviato al Comune i fondi previsti. Malgrado il lavoro svolto degli uffici comunali e il tempo impiegato dagli inquilini a preparare la documentazione richiesta. Inquilini che sicuramente versano in uno stato di bisogno (altrimenti non sarebbero in graduatoria), accentuato oggi dalla perdita del reddito di cittadinanza e dall’aumento sconsiderato dei prezzi. I cittadini devono essere aiutati in questo particolare momento di crisi, ecco perché chiedo che si destini agli inquilini in graduatoria alcuni fondi comunali. Ricordo che il totale contributo richiesto (come da graduatoria) era pari a € 1.287.495. La Regione, pur non avendo liquidato nulla per l’anno 2022, ha però pensato bene, nello scorso mese di dicembre, di riproporre un nuovo Avviso pubblico per accedere “al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione contributo per l’anno 2023 “. Sarà la seconda presa in giro? Infatti, la Regione, nel nuovo Avviso si tutela scrivendo che: “la Regione Calabria ha reso noto sul proprio portale istituzionale che, qualora non vengano stanziati fondi statali e la stessa Regione non sia in grado di sopperire con eventuali residui e/o fondi propri, non verrà erogato alcun contributo in merito. I richiedenti (Comuni), pertanto, non potranno far valere nei confronti della Regione alcun diritto di corresponsione di somme”.
E’ stata poi la volta del consigliere comunale di “Fratelli d’Italia” Giuseppe D’Ippolito che ha definito il DUP posto in votazione “un unicum”, esprimendo meraviglia per il fatto che “abitualmente si approva insieme al bilancio di previsione”. “Il dirigente – ha aggiunto D’Ippolito – ne ha spiegato le ragioni giuridiche, ma questo non ci consente un ragionamento unico, in quanto non possiamo contare su un dibattito completo. Non stiamo approvando il bilancio. Siamo un po’ indietro. In questa sede non presenteremo proposte di modifica al bilancio, lo faremo in segreteria”. Poi D’Ippolito ha ribadito che “non possa essere ancora il dirigente a presentarci il bilancio. Ci manca il dibattito politico, perché confronto e dibattito sono elementi essenziali”. Infine il consigliere di “Fratelli d’Italia” ha sollevato la questione della mancata previsione all’interno della Fiera di San Giuseppe di iniziative idonee a fornire pasti caldi agli ambulanti immigrati come avveniva, sull’esempio di quanto avveniva in passato con l’iniziativa “Fiera in mensa”.
Nel successivo intervento, il capogruppo del PD Francesco Alimena ha sottolineato che “per la prima volta si approva un bilancio di previsione nei tempi previsti. E’ un atto altamente positivo che testimonia come l’Ente stia tornando alla normalità”. Poi ha messo in evidenza come il piano delle opere pubbliche sia paradossalmente più scarno del precedente proprio perché tutte le opere di Agenda Urbana sono state realizzate e quelle del CIS mandati a gara. “Un fatto – ha detto Alimena – che non accadeva da anni”. Il capogruppo del PD ha sottolineato ancora il miglioramento delle entrate, passate dal 18% al 40 %. Evidenziati anche il piano delle valorizzazioni e il nuovo piano assunzionale. “Se queste sono le critiche – ha concluso – significa che c’è pochezza di argomenti”. Poi la risposta al consigliere D’Ippolito sui mancati pasti caldi agli ambulanti. “A Fiera in mensa io e la consigliera Mascaro abbiamo fatto i volontari e sappiamo benissimo che quella è un’attività garantita dalle associazioni in autogestione. Non è il Comune che la finanzia. Respingo le accuse di maschilismo (il riferimento è alla consigliera Rende). Mi aspettavo che le critiche fossero al Governo. Il suo (riferito a D’Ippolito) è un governo che ha abolito il Reddito di cittadinanza”.
Ha chiuso la serie delle dichiarazioni di voto il capogruppo di Franz Caruso Sindaco, Ivan Commodaro che ha aggiunto i suoi ringraziamenti al dirigente Bruno “che – ha detto – rende estremamente chiari e intellegibili i concetti a chi, come me, non ha dimestichezza con i numeri”.
L’intervento del Sindaco Franz Caruso
Il Sindaco Franz Caruso ha ringraziato il dirigente del settore Bilancio e Risorse finanziarie, Giuseppe Bruno per aver assunto, da dirigente scrupoloso e competente, la funzione di responsabile del settore finanziario. “L’architetto Bruno non è un economista, però essendo un dirigente a tutto tondo ha assunto, da architetto, l’incarico di gestire il settore finanziario. Abbiamo – ha aggiunto Franz Caruso -qualche giorno di ritardo, ma rispetto ai tempi di presentazione del DUP e del bilancio di previsione, va registrata la difficoltà nella quale si dibattono quasi tutti gli enti. E’ innegabile come, nel nostro caso, ci sia stata un’inversione di tendenza rispetto al passato, perché noi, con pochi giorni di ritardo, approviamo il DUP e lo approviamo, rispettando la procedura prevista dalle normative”. Franz Caruso ha messo in evidenza come in passato sia stata seguita la prassi di votare il Documento Unico di programmazione insieme al bilancio di previsione. “Noi, invece, stasera approviamo prima il DUP e approveremo da qui a breve anche il bilancio di previsione che è stato già approvato in giunta. Solo un problema tecnico ci porta a non approvarlo la prossima settimana, perché c’è un punto che il collegio dei revisori dei conti attende che possa essere chiarito ed è legato alla sentenza relativa all’impugnazione della dichiarazione di fallimento dell’AMACO che porterebbe, laddove non dovesse intervenire una decisione da qui a breve, ad un parere con riserva da parte dei revisori dei conti. Per cui l’approvazione del bilancio di previsione slitterà solo di qualche giorno.” Chiarito questo aspetto, il Sindaco Franz Caruso ha ringraziato i consiglieri comunali di maggioranza che sono rimasti in aula e che hanno preannunciato il voto favorevole. “Anche la consigliera Rende – ha sottolineato il Sindaco – aveva preannunciato voto favorevole, ma è andata fuori dall’aula. Quello che ha detto, però, resta e sicuramente faremo tesoro delle sue indicazioni. Ha spiegato a questo proposito l’architetto Bruno che quello che noi abbiamo ottenuto, grazie ad una interlocuzione positiva e costante con l’Asp per la vendita dell’immobile di via degli Stadi non può essere utilizzato se non per investimenti di natura diversa da quelli che noi avremmo voluto poter soddisfare a beneficio delle fasce deboli del nostro territorio. Avremmo voluto utilizzare una parte di queste entrate anche per il settore welfare perché siamo convinti che dobbiamo impegnarci per dare risposte ai bisogni della nostra collettività, soprattutto alle fasce più deboli che sono le famiglie che versano in condizioni di disagio e soprattutto i bambini che sono il riflesso più diretto di queste situazioni”. Il Sindaco ha poi dato risposte anche alle questioni poste in evidenza dalla consigliera comunale Alessandra Bresciani sempre con riferimento all’area del disagio. “Con grande correttezza e senso di verità – ha detto Franz Caruso – la consigliera Bresciani ha spiegato che i problemi non risiedono nella volontà dell’azione dell’Ente comunale, ma, purtroppo, si tratta di trasferimenti che dovrebbero provenire dalla Regione che è direttamente responsabile di questa situazione”. Quindi Franz Caruso ha ringraziato il consigliere Mimmo Frammartino per il cambio di passo che ha evidenziato. “Abbiamo lavorato duramente ed anche nell’ombra per arrivare all’approvazione di un documento importante come il DUP cui seguirà l’approvazione del bilancio di previsione. Lo abbiamo fatto facendo chiarezza nei conti dell’Ente e abbiamo ottenuto la fiducia del Ministero dell’Interno che ha autorizzato, ai sensi dell’art.268 bis del Tuel, un piano di rientro dai 40 milioni di disavanzo. Oggi ci avviamo verso una fase completamente diversa rispetto al passato. Abbiamo lavorato per guardare al futuro, perché quando siamo arrivati alla guida del Comune abbiamo toccato con mano quello che abbiamo ereditato come Amministrazione, grazie ad una gestione dissennata. Non possiamo accettare che da un ex titolare di una commissione importante come la commissione bilancio e di fronte ad un dissesto di svariati milioni di euro, arrivi l’insinuazione per la quale noi non saremmo un’amministrazione di sinistra solo perché non abbiamo provveduto a predisporre un pasto o una cena per i venditori ambulanti della Fiera di San Giuseppe”. Il Sindaco ha invece richiamato alle loro responsabilità “coloro che hanno alimentato la gestione dissennata della cosa pubblica che ha portato anche ad impegnare i fondi vincolati impedendo l’utilizzo di risorse enormi grazie alle quali potevano essere soddisfatti i bisogni della gente che soffre nella nostra città. Certamente noi abbiamo avviato un’opera assolutamente positiva di risanamento della condizioni dell’Ente e abbiamo realizzato anche un’attività che in due anni di duro lavoro ha tenuto conto anche delle prospettive di sviluppo della nostra città.
Abbiamo recuperato fondi importanti e stamattina abbiamo inaugurato la prima delle 11 opere di Agenda urbana, che abbiamo realizzato rispettando i tempi previsti. La prima opera è quella più significativa, perché in un momento in cui il dibattito pubblico si è fatto particolarmente sentito, con al centro l’eventuale scioglimento dei consigli comunali per far posto alla città unica, noi abbiamo idealmente, ma anche materialmente unito il nostro territorio con la confinante città di Rende. Noi vogliamo l’unione delle città, ma la vogliamo con fatti concreti senza imposizioni. Lo dobbiamo fare con il coinvolgimento dei cittadini, dando l’idea di sviluppo che noi abbiamo, che non è quella delle comunità che si mettono insieme per superare i 100 mila abitanti ed avere più risorse finanziarie. La mia idea di impegno politico è che la città unica deve diventare come noi abbiamo fatto diventare, in questi due anni e mezzo, Cosenza capoluogo di provincia. Cosenza è un centro che non pensa solo a se stesso, ma che pensa allo sviluppo di un’area molto più grande che abbraccia dalla Media Valle del Crati, alle Serre, alla Presila fino al Savuto, mettendo insieme le potenzialità del territorio non per ottenere finanziamenti, ma per creare investimenti e per fare in modo che quest’area vasta possa diventare autentico motore di sviluppo economico. Nel 2024 è riduttivo pensare a una città unica, mentre sarebbe più giusto pensare a un’area metropolitana che può diventare un motore di sviluppo non solo del nostro vastissimo territorio provinciale, ma dell’intera regione. Accanto a questo bisogna poi pensare agli investimenti che si devono fare in termini di infrastrutture e di risorse umane per la nostra sanità. Siccome la Regione latita completamente e si fanno solo annunci e non si creano le condizioni per garantire il diritto alla salute ai nostri concittadini, perché abbiamo un ospedale fatiscente, un pronto soccorso che scoppia e medici che lavorano in condizioni disumane, è assurdo che si pensi ancora a dove collocarlo. A questo punto dico: collocatelo dove volete! E al Presidente Occhiuto aggiungo: metti l’ospedale dove vuoi, ma costruiscilo! Questo vorrei che dicesse il consigliere di Fratelli d’Italia rispetto ad un’esigenza del nostro territorio. Ci dicesse il Presidente della Regione anche perché non realizza un’importante infrastruttura come l’alta velocità . Che fine fa l’alta velocità? E’ un altro motore di sviluppo fondamentale per la nostra realtà calabrese ed anche in questo caso cosa si fa? Ci si divide tra la dorsale appenninica ed il tracciato tirrenico. Io dico al Presidente della Regione anche in questo caso: falla dove vuoi, ma porta l’alta velocità in Calabria”.
Il DUP è poi stato approvato dal Consiglio comunale all’unanimità dei presenti.