Diciotto anni da compiere il prossimo 29 dicembre per Davide Pio Fiandaca, che dopo l’esperienza nelle giovanili di squadre siciliane e della Gas Sales Piacenza, è alla prima prima stagione nella Tonno Callipo in Serie B. Ampi margini di crescita per il talentuoso palleggiatore nativo di Milano, che sta dimostrando già buone doti tecniche. Con Fiandaca analizziamo il momento positivo della squadra giallorossa, che in questo weekend osserverà l’ennesimo turno di riposo, il quinto, di un campionato anomalo.
Davide, avete iniziato il girone di ritorno con un altro passo: due vittorie su due, cosa è cambiato?
“Sicuramente l’atteggiamento: in palestra si vede molta più voglia di fare bene, quindi poi i risultati si vedono sia in gara che in ogni allenamento. In modo così da arrivare il più presto possibile al nostro obiettivo prefissato già ad inizio anno. E chissà poi scavalcare qualche squadra che mesi fa guardavamo solo con il binocolo…”.
Da un po’ di giornate sembrate più squadra: cosa ha inciso di più?
“Ha inciso molto la parola ‘gruppo’: siamo giovani, vogliamo crescere e stiamo comprendendo partita dopo partita che soltanto stando uniti nelle difficoltà possiamo trovare la via giusta per uscirne. Ovviamente le vittorie portano sempre un bel clima in palestra, contribuendo giorno dopo giorno ad avere più fiducia e stima nel compagno”.
È il campionato delle soste quest’anno: troppe? Vi disturbano?
“Si, abbiamo avuto molte pause forzate durante l’arco del torneo. Se da un lato le considero come un’opportunità di recupero da infortuni, puntando al potenziamento in sala pesi ed affinando la tecnica, oltre a recuperare anche mentalmente da qualcosa andato storto nelle gare precedenti, dall’altro lato è innegabile che facciano perdere ritmo di gioco, ed è quello che poi si nota durante l’inizio di gare alla ripresa”.
Dopo il riposo sarete a Fiumefreddo: che gara vi aspetta?
“Immagino complicata, in quanto nelle ultime settimane i siciliani hanno aggiunto al roster del girone di andata uno schiacciatore di categoria, che può dargli un aiuto concreto nella lotta-salvezza. Quindi cercheranno di strappare più punti possibili da qui in avanti. Dal canto nostro dobbiamo pensare innanzitutto al di qua della rete e ad imporci nel gioco fin da subito. Un po’ com’è stato nella sfida contro Letojanni, preparandoci a dovere in questi giorni che ci separano dalla sfida. Poi il resto si vedrà durante la gara e dovremo essere bravi a trovare le giuste contromisure”.
Riguardo al ruolo di palleggiatore aveva iniziato Guarascio in squadra, poi coach Piccioni ha schierato te: hai dato più garanzie?
“In un gruppo è normale che ci sia della sana rivalità nei vari ruoli. Premettendo che siamo molto giovani e che, quindi, a questa età tutti vorremmo sempre giocare, ritengo che la rivalità in senso positivo sia anche necessaria. Mi spiego: si potrebbe pensare che chi sta in panchina abbia qualcosa in meno rispetto a chi è in campo. Invece penso che la gara è fatta di tanti momenti, per cui chi poi subentrerà, essendo carico e motivato proprio dall’ingresso in campo, può trasmettere qualcosa in più rispetto a chi gli lascia il posto in quel momento del match. Tutto ciò è per esempio accaduto nella trasferta di Lamezia per il mio ruolo. Per cui sono favorevole a questa sorta di competizione in squadra, poiché consente di stare sempre motivati e sul pezzo, pronti però a sfruttare l’occasione dimostrando di meritare la fiducia dell’allenatore. Alla fine tutti abbiamo lo stesso fine: giocare, cercando di migliorarci sempre”.
Sei ancora giovane e puoi ovviamente crescere: cosa ti sta insegnando questo torneo di Serie B?
“Molto, sia a livello tecnico che tattico. Analizzare e studiare ogni singola squadra è una delle tante cose che sto apprendendo in questa stagione. Oltre al fatto di migliorare tecnicamente, prendendo spunto da giocatori del mio stesso ruolo, che incontro ogni settimana nel relativo match di campionato”.
Il giocatore che ammiri e perché?
Ammiro in generale molti pallavolisti in quanto sin da piccolo ho sempre seguito molte gare e quindi tanti giocatori, sia in ambito di Superlega che in campionati di A2, A3, B. Certo se ne dovessi scegliere uno in particolare, direi Simone Giannelli: ovviamente ha molte qualità, dal carattere deciso alla visione di gioco, dalla tenacia al suo spirito aggressivo, tutte virtù che mi stupiscono”.