A distanza di circa tre mesi dall’ interrogazione da me presentata, è giunta la risposta con la quale il Presidente Occhiuto, anziché spiegare come sarà possibile mantenere in vita gli Ospedali di Tropea e di Vibo Valentia, cerca di edulcorare gli infausti effetti che, inevitabilmente, deriveranno dall’applicazione della previsione normativa contenuta nella proposta della nuova rete ospedaliera, affermando in sintesi che, l’accentramento dell’offerta sanitaria presso l’Ospedale di Vibo Valentia non potrà che avere ricadute positive sull’efficienza di tutta la Sanità Vibonese.
La risposta denota, chiaramente, l’inappropriata attenzione che il Presidente Occhiuto riserva alla Sanità Vibonese che, è bene ricordarlo, nonostante versi in condizioni a dir poco disastrose, continua ad essere affidata all’amministrazione di un Commissario, che svolge la sua attività non “a tempo pieno”, ma bensì “a tempo parziale” in quanto impegnato, inoltre, ad amministrare l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Per affrontare le criticità della sanità vibonese non sono sufficienti né interventi parziali, né ordinari. A Vibo Valentia è in gioco la tenuta del sistema sanitario pubblico, l’esigibilità dei LEA, l’incolumità e la sicurezza degli operatori sanitari sempre più oggetto di inaudite aggressioni.
Occorre realizzare una vera programmazione socio sanitaria al fine di garantire servizi e prestazioni efficienti e un’adeguata presa in carico multidisciplinare delle persone.
Bisogna essere consapevoli che nel territorio vibonese si concentrano problematiche sanitarie, problematiche di vulnerabilità economico sociale e problematiche che afferiscono alla sicurezza e al presidio del territorio.