“Un nuovo allarme suscitano le dichiarazioni, riportate dalla stampa, contenute in un breve intervento dell’ingegnere Giampiero Trisciuglio, Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana pronunciate in occasione di un incontro tenutosi all’Università Mediterranea sulla problematica del Ponte sullo Stretto. L’ingegner Trisciuglio, parlando dell’Alta Velocità ha, comunicato, come fosse un annuncio sensazionale, l’impegno “a migliorare gli standard della tratta Roma-Reggio Calabria attraverso opere che abbattono i tempi di percorrenza”. Una domanda va fatta all’A.D. di RFI: con l’espressione sibillina sopra riportata, ha, forse, comunicato che, negli intendimenti del Governo e del Ministro delle infrastrutture, l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria non si farà? Rimane solo un sogno dei calabresi? Pare, infatti, di capire che l’attuale governo abbia ripreso il progetto dell’ex ministro Giovannini, del Governo Draghi, nel quale si prevedeva, non l’alta velocità, di 300 o 400 km ora da Reggio Calabria a Roma, ma, l’ipotesi di velocizzazione dell’attuale linea che, invece di garantire, in prospettiva, una percorrenza di meno di tre ore da Roma a Reggio Calabria riduce soltanto di pochi minuti l’attuale tempo di percorrenza di 5 ore e 10 minuti. È questo l’impegno che il governo annuncia attraverso l’A. D. di RFI, d’intesa con il ministro delle infrastrutture Salvini?
Sembra che il Re sia nudo: si è partiti con i proclami delle innumerevoli grandi infrastrutture per la Calabria con, in primis l’alta velocità e il Ponte sullo Stretto, mentre, oggi, di quanto annunciato, per i prossimi decenni avremo, se li avremo: il Ponte sullo Stretto, privo del collegamento diretto di Reggio Calabria e Villa San Giovanni con Messina; la velocità dei treni a “passo di lumaca” da Salerno a Rosarno; un tratto di binario in ascesa da Rosarno, fino all’imbocco del ponte che non prevede il collegamento con Reggio Calabria; il mantenimento, senza alcuna miglioria, dell’attuale tratta ferroviaria, costruita nel 1939 che collega, e continuerà a collegare, Rosarno con Reggio Calabria, città e suo hinterland che saranno ulteriormente marginalizzati.
A testimonianza delle incertezze e delle decisioni altalenanti, al limite della presa in giro, è sufficiente leggere il comunicato, inviato tempo fa alle redazioni dei giornali da FSNEWS (testata on-line del Gruppo FS), che illumina sulla scelta di ignorare il territorio calabrese sul tema Alta Velocità:
“Sintesi dello stato dell’arte della cosiddetta, Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria come da COMUNICATO FSNEWS:
“La gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del tratto campano tra Battipaglia e Romagnano è stata assegnata a un consorzio di imprese. Si tratta di un appalto dal valore di oltre 2 miliardi di euro, finanziati anche con risorse PNRR. I lavori riguarderanno la realizzazione di una nuova linea a standard Alta Velocità di 35 chilometri, dove verrà realizzato un bivio per garantire l’interconnessione con l’attuale linea ferroviaria da Battipaglia a Potenza. Il completamento del tratto Battipaglia-Romagnano avrà effetti positivi sui collegamenti verso Potenza e quindi verso la dorsale adriatica (Per quanto riguarda gli altri tratti della linea, RFI sta progettando quelli del territorio calabrese, in particolare, per il lotto Cosenza-Paola/San Lucido (galleria Santomarco), si procederà con la pubblicazione della gara all’inizio dell’estate. Per i tratti invece che riguardano Romagnano-Buonabitacolo e Buonabitacolo-Praia sono in corso alcuni approfondimenti sul Progetto di fattibilità tecnico-economica terminati i quali, nelle prossime settimane, si potrà riavviare il conseguente iter autorizzativo.”
Dal documento di FSNEWS si deduce che, al di fuori dei 35 chilometri in costruzione in Basilicata non ci sono né i progetti definitivi né di massima e né idee chiare sul percorso da utilizzare da Romagnano verso Reggio Calabria”.
Lo afferma in una nota Domenico Francesco Richichi (già Consigliere e Assessore Comunale a Reggio Calabria).