“Non volevo crederci, anzi, confesso che ho fatto grande fatica, non solo nel leggere l’articolo -in cui si riportava il vile ed ignobile gesto, nei confronti di un povero ‘senza fissa dimora’, la notte di Capodanno, da parte di tre ragazzotti, i quali gli hanno versato acqua gelida nel mentre dormiva, al freddo e da solo, nella Stazione della mia Bovalino- ma ho avuto incredulità, nell’accettare ciò, poiché non appartiene una simile ‘compirtamentalita`’ alla tradizione gentile, civile, disponibile ed accogliente, del mio splendido paese, Bovalino per l’appunto.
Perché siffatto ‘sfregio’ nei confronti degli ‘ultimi’, ovvero di colui o di coloro che già di per sé soffrono una vita di stenti, i quali non hanno nulla e probabilmente nemmeno una speranza?
Ma scherziamo?
Tutto questo è inauditamente inammissibile, perciò sin da ora, cercherò di contattare le strutture della locale Caritas e quelle della stessa Croce Rossa Territoriale -ricordando alla Presidente del Comitato Costa dei Gelsomini, come anche Bovalino e dintorni ricadono sotto suo ‘mandato’ (altrimenti mi troverò costretto a dettagliare gli Organi Nazionali della medesima Organizzazione)- e tutto ciò lo farò con spirito di cuore cristiano, benché sia lontano, in questo giorni di festa, che passo con i miei familiari.
Va da sé, che con discrezione -e senza avvisare nessuno!- non appena rientrerò a Bovalino, tra il 12 e il 13 Gennaio prossimi, mi attiverò per incontrare questo signore, alfine di trovare nelle more di giusta azione, soluzioni di civile sostentamento, oltre a ribadire quanto noi di Bovalino siamo, da sempre e per sempre saremo, umani, civili ed accoglienti.
Ai ragazzi che invece hanno compiuto scriteriato e sconsiderato ‘oltraggio’, dedico un pensiero da padre, laddove però, quale genitore (nel caso l’avessero fatto i miei figli, giammai adusi a ciò, poiché sarebbe una mia ‘sconfitta educativa’), dicevo quale genitore, mi rimetto all’esemplare punizione del loro padre e della loro madre, ancora prima degli organi statuali”.
Lo scrive in una nota Vincenzo Speziali, responsabile regionale dell’UdC Calabria.