Fulvio Cama, dopo essere stato sul set de “I Leoni di Sicilia” in onda su Disney Plus, in veste di marinaio delle imbarcazioni a vela latina dello Stretto “Rhegion” e “Nonna Silvana”, che fanno parte delle scene del porto di Palermo degli inizi dell’800, ha raccontato la storia dei Florio prima che partissero da Bagnara per trasferirsi Palermo, stavolta nella sua veste di Musicantore.
“Ho avuto l’ispirazione di scrivere questo spettacolo”, afferma, “dopo aver letto il libro di Stefania Auci ed aver constatato sul set, che manca completamente la Calabria in questa storia ed anche la sceneggiatura tende a lasciare nella nebbia la storia dei Florio a Bagnara”.
I Florio non erano tanto disperati e nullatenenti da come descritto nel romanzo e nella serie TV su Disney Plus, che comunque è veramente bellissima e dove il regista Paolo Genovese e lo straordinario cast di attori, ne hanno fatto un capolavoro assolutamente da vedere.
Le figure dei bagnaresi Paolo Florio e soprattutto di Donna Giuseppina Saffioti Florio, descritte nel romanzo, sono molto diverse da quello che invece appare dagli atti, dai documenti e dalla storia reale che ci racconta Fulvio Cama dopo che ha scavato nei sottoboschi delle pendici dell’Aspromonte da Melicuccà a Bagnara, tra i castagneti e soprattutto i molti vigneti di cui erano proprietari i Florio nel ‘700 (la creazione del Marsala e il loro sviluppo nella vinificazione in Sicilia non giunge a caso, visto che in Calabria i Florio avevano i palmenti nei quali producevano vino).
Il Musicantore ha anche raccolto le storie del mare di Bagnara da dove salpavano le feluche a vela latina sulle quali da secoli i marinai bagnaresi solcavano il Mediterraneo nord occidentale portando olio e legname verso i porti di Livorno, Genova e Marsiglia e da dove importavano le spezie.
A Genova i bagnaresi hanno appreso la lavorazione del pesce sott’olio già dalla seconda metà del ‘600 portandola a Bagnara, dove viene intensificata e diversificata anche per altri tipi di pesce azzurro, non solo tonno (l’industria delle tonnare Florio in Sicilia anche qui non giunge a caso).
La fortuna dei Leoni di Sicilia, non poteva realizzarsi se i Florio non fossero prima stati i Leoni di Calabria, partiti da Melicuccà (qui veramente da poveri fabbri) ed entrati a far parte, nel giro di solo due generazioni, dei “Magnifici” di Bagnara, proprietari immobiliari e terrieri ed in veloce espansione, grazie anche ai matrimoni contratti con gente bagnarese appartenente a ceti più elevati e più ricchi, in odore anche di nobiltà.
Dalla narrazione di Fulvio Cama emerge che la Società “Florio & Barbaro”, nata a Bagnara nel 1790, commercializzava con la Sicilia settentrionale ed altri porti del Tirreno, crescendo sempre più fino alla necessità da parte di Paolo Florio di creare un punto vendita fisso nei pressi del porto di Palermo già dal 1796, che nel giro di qualche anno, incrementa così tanto il giro d’affari, da fargli prendere la decisione del trasferimento nella grande città siciliana nei primi dell’800 dove, nel giro di sole due generazioni creano un impero. Altro che poverelli e disperati quindi, ma Leoni di Calabria!
Da qui nasce probabilmente anche il loro simbolo del Leone (apparentemente in difficoltà e malato) che si abbevera alla fonte dell’albero di china (la Sicilia?) e che forse vuole proprio significare che i Florio, anche se osteggiati e sottovalutati dalla Palermo dell’epoca (ma anche purtroppo nel romanzo della Auci, best seller mondiale ormai), in realtà quella fonte se la sono comprata e ne hanno fatto la base del loro impero da Leoni di Sicilia!
Questa storia è ricca di sorprese che Fulvio Cama ha raccontato in uno spettacolo avvincente ed affascinante eseguito dal vivo con la collaborazione di musicisti d’eccezione come il M° Alessandro Calcaramo alle corde e strumenti a plettro ed il M° Gino Mattiani alla fisarmonica, fiati etnici e percussioni, tra il racconto, il canto e le musiche che hanno fatto da fantastico vascello che solcando le acque divine dello Stretto di Scilla e Cariddi, in uno dei periodi più felici e ricchi della sua storia tra il ‘600 ed il ‘700, è giunto a Palermo a vele spiegate.
La storia dei Florio di Calabria raccontata dal Musicantore Fulvio Cama, è un vero viaggio nel fascino delle tradizioni dell’epoca ed è anche la scoperta di magie, esoterismi, riti, magarìe e misticismo, ma anche ad energie fortissime ed incomprensibili legate alla Bagnara dello Stretto: una vera sorpresa!
L’evento “I LEONI DI CALABRIA” si è tenuto il 20.12.2023 al Porto di Bagnara, presso la sala del Puerto Nino sull’antica Torre, allestita a teatro per l’occasione, preceduto da un Convegno: “Le opportunità di sviluppo turistico dei territori calabresi attraverso la riscoperta del patrimonio sociale, economico e culturale della nostra Regione”. L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Palingenesi” di Bagnara col Patrocinio della Regione Calabria e la collaborazione di: Agenzia Midimar, Star-Bus, Op Pesca, Fabulanova.
I Leoni di Calabria sarà presentato a Gennaio 2014 in un tour siciliano tra Palermo, Agrigento, Capo D’ Orlando e Marsala, per poi essere proposto anche a livello nazionale.