“L’uomo prima di tutto”, secondo il Magistero di Giovanni Paolo Secondo.
Eppure, siamo ancora molto lontani da quel “prima di tutto”.
Quel “prima di tutto” non è stato per quei bambini come Indi, chiusi per sempre nel loro bocciolo di vita, per quelle donne come Giulia, recise nel fiore dei loro anni, o ancora, le violenze armate come la guerra, che nonostante venga definita un fenomeno sociale, in realtà non può esserci una società laddove non v’è umanità.
Sono proprio la difesa e la riaffermazione dei diritti umani la linfa per far riaffiorare quel “prima di tutto”.
Forgiamo gli animi, dunque, ammaestriamoli a “quel prima di tutto”, costruiamo banchi nei quali le nuove generazioni possano ritornare a sedere tra le file dell’umanità.
Così in una nota il Presidente dell’Associazione “Bene Comune Calabria” Filomena Falsetta sulla giornata mondiale dei diritti umani.