“Vogliamo sperare che questo evento rappresenti il primo passo per un cambiamento in positivo della nostra terra: che la ‘ndrangheta venga sconfitta con la cultura e la corruzione con il benessere sociale e si possa, finalmente, lavorare insieme per una vera promozione umana di tutti i calabresi”. A pronunciare queste parole, prima di mettersi in viaggio in direzione degli studi televisivi di “Porta a Porta”, sono sette studenti del Liceo di scienze umane e linguistiche “Mazzini” di Locri, diretto dal dirigente scolastico Francesco Sacco. Insieme a loro, nello speciale che mercoledì 29 novembre Bruno Vespa ha dedicato alle vittime di mafia, la professoressa Federica Malara e il collaboratore esterno Bruno Panuzzo.
Il liceo, selezionato proprio per la sua lunga esperienza di educazione alla legalità, vanta difatti diversi progetti e iniziative: dopo l’omicidio di Francesco Fortugno, è stata scelta come scuola-polo per la commemorazione dell’evento; ancora, il progetto “Il cammino della legalità”, l’opera “Abbasso la ‘ndra” presentata al Salone del Libro di Torino, o l’idea del “Paper Wall 2023”, un enorme foglio bianco sulla parete esterna dell’istituto dove tutti possono dichiarare la propria avversione alla ‘ndrangheta e alla violenza in genere. Una Locride positiva e propositiva, dunque, quella presentata e messa in campo dal liceo “Mazzini”, a cui gli studenti hanno saputo dare voce dando spazio alla Calabria onesta.
Durante la puntata, diversi gli interventi di altri studenti della Sicilia e della Campania. Al dibattito erano presenti il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il magistrato Nicola Gratteri, Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.