“Si è tenuto lo scorso fine settimana, a Lamezia Terme, l’VIII Incontro «La genetica per il pediatra», un importante convegno organizzato e fortemente voluto dal responsabile scientifico Daniela Concolino, Direttore della Cattedra di Pediatria all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
Due giorni di dibattito e approfondimento con specialisti del settore che hanno registrato una grande partecipazione di pubblico.
Il corso precongressuale ha dedicato un panel allo Screening Neonatale Esteso (SNE) nella regione Calabria, per riflettere sull’impatto dello screening allargato sulla salute del bambino e su utilità e limiti del sistema. L’occasione ha permesso di fare il punto sull’esperienza regionale e sulla necessità di riorganizzazione dello SNE in Calabria.
Come già esplicitato in un’interrogazione che io stessa ho presentato al Presidente della Giunta, lo SNE è un sistema complesso che richiede una regia importante e un appropriato coordinamento di tutti i professionisti coinvolti. L’interrogazione – ancora in attesa di risposta – si è resa necessaria alla luce delle criticità che l’attuazione dello SNE nella nostra regione continua a registrare e che, proprio nel corso del convegno, sono state ribadite: non solo l’assenza di una piattaforma informatica regionale adeguata, ma anche l’insufficienza di personale dedicato al programma e il mancato funzionamento del gruppo di coordinamento regionale. Tali carenze gestionali rischiano di compromettere le regolari procedure di attuazione, con il rischio di fornire un servizio non adeguato alle famiglie calabresi e, nello specifico, ai nostri bambini.
Il protocollo d’intesa con il Ceinge per la realizzazione dello screening scadrà a breve e questo rende ancora più urgente la messa a sistema dello SNE regionale. L’obbligatorietà della diagnosi precoce allargata neonatale è, tra l’altro, ribadita nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) e pertanto indifferibile.
Ci auguriamo il Presidente Occhiuto fornisca un immediato riscontro per assicurare alle famiglie calabresi che i loro figli possano beneficiare di un sistema di screening fondato su qualità, professionalità ed efficienza gestionale”.
Lo scrive in una nota Amalia Bruni (Pd), Vicepre