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Cosenza, i socialisti a Palazzo dei Bruzi al centrodestra: “Difficile l’interlocuzione con la minoranza. Troppa superficialità”

“L’interlocuzione con i colleghi di minoranza è sempre difficile, ma diventa ancor più complessa quando dimostrano superficialità e discordanza anche rispetto ai loro rappresentanti di partito ad ogni livello, anche locale. Ed, infatti, la loro è solo una difesa a spada tratta, senza riflessione né attenzione agli argomenti trattati, perché per loro l’importante è affermare che hanno ragione i fratelli Occhiuto a prescindere da tutto e da tutti, compreso i partiti di appartenenza. Ne prendiamo atto e con noi siamo certi lo faranno anche i cosentini senza neanche tanto struggimento”.

E’ quanto afferma il gruppo consiliare del PSI in seno al Consiglio Comunale di Cosenza, rispondendo alle solite farneticazioni dei consiglieri di minoranza, noti pasdaran dei fratelli Occhiuto e per questo pronti ad arrampicarsi sugli specchi pur di giustificarne l’azione miope e di parte, penalizzante per Cosenza e la sua provincia, che alla Regione Calabria si sta portando avanti.

“Ed, infatti – proseguono i socialisti di Palazzo dei Bruzi – si tace sui metodi antidemocratici ed illiberali della legge Omnibus approvata a Palazzo Campanella (da non confondere con la proposta di legge sulla costituzione del Comune Unico per come aveva fatto l’on. De Francesco) che, modificando il comma 3 dell’art. 5 della legge n.15/2006, ha estromesso i Comuni da ogni processo decisionale lasciando alla Regione Calabria la decisione autonoma di cancellare singoli Comuni per istituirne uno nuovo. Si preferisce, invece di entrare nel merito delle questioni sollevate, parlare genericamente di fantasmi e di ambiguità forse perché, come recita un vecchio detto: A gatta da dispensa come fa pensa”.

“A voler tacere, poi – concludono i consiglieri del PSI – dell’arrampicata con scivolo finale rispetto alle esternazioni riguardanti la sentenza del Tar sul nuovo ospedale di Cosenza, dove addirittura si arriva a prevedere “che anche quando l’interesse del Comune di Cosenza potrà considerarsi “attuale” a termini di legge, ogni eventuale ostracismo dell’attuale Sindaco si rivelerà comunque vano”. Anticipano, quindi, l’eventuale prossima sentenza del TAR e ribadiscono, bontà loro, una smisurata fiducia nell’operato dei fratelli Occhiuto che per intanto stanno continuando a punire Cosenza. Tant’è che, dopo lo sventramento di Viale Parco ad opera di Mario, Roberto ha completato l’opera definanziando la metropolitana leggera. Ora si tenta di assestare il colpo finale alla nostra città, allungando i tempi procedurali del nuovo ospedale di Cosenza per non realizzarlo. In tutto ciò neanche l’ombra di un anelito di pudore e imbarazzo. Evidentemente hanno stomaci di ferro, ma noi non li invidiamo per questo!”.

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