“Strumentalizzare, per volgari fini politici, le sentenze degli organi giurisdizionali è un miserevole espediente di bassissimo cabotaggio. Soprattutto, poi, quando è interpretato da gente che ignora anche le più rudimentali regole dell’ermeneutica giuridica”.
Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale di Cosenza, Giuseppe Ciacco, in merito alla sentenza del Tar Calabria sul nuovo ospedale di Cosenza.
“E allora, senza trascendere nel terreno del banditismo istituzionale, è giusto ripristinare – afferma il consigliere bruzio – la verità delle cose, specificatamente quando le statuizioni giurisdizionali affrontano, con acuta raffinatezza, istituti giuridici di rilevante portata. Mi riferisco, esattamente, alla sentenza del TAR Calabria in Catanzaro, che ha deciso il ricorso proposto dal Comune di Cosenza, avverso il decreto dirigenziale – Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria n. 9088 del 27 giugno 2023 ‘realizzazione del nuovo Ospedale – nuovo studio di fattibilità’. La sentenza scrutina, innanzitutto, la complessa e spinosa ‘teoria dell’azione’, predicabile attraverso gli indefettibili capisaldi della legittimazione ad agire e dell’interesse ad agire.
Nella più accorsata e consolidata riflessione, dottrinaria e giurisprudenziale, la legittimazione ad agire diventa la cerniera tra sostanza e processo. La legittimazione non è più riconosciuta a ‘chiunque’, ma solo a chi si affermi titolare del diritto. E il TAR della Calabria ha ritenuto, in capo al Comune di Cosenza, la sussistenza della legittimazione ad agire, quindi, il Comune di Cosenza è effettivamente titolare del diritto azionato. E’ titolare del diritto a difendere la localizzazione del nuovo Ospedale della Città di Cosenza nel sito di Vaglio Lise. Transitando, poi, alla disamina dell’ interesse ad agire, tale interesse, a sua volta, si identifica nella prospettazione di una lesione della sfera giuridica della parte ricorrente. E l’interesse ad agire deve essere “concreto e attuale”. E i requisiti della concretezza e dell’attualità debbono sussistere, sin dall’inizio, e persistere per tutta la durata del processo. E il TAR della Calabria ha ritenuto, in capo al Comune di Cosenza, la sussistenza dell’ interesse ad agire, negando, allo stato dell’arte, esclusivamente, i requisiti della concretezza e dell’attualità, sul presupposto che, tutt’ora, il sito di Vaglio Lise non è stato, formalmente, depennato dal ventaglio dei siti di possibile localizzazione del nuovo Ospedale.
“Cosicchè la pronuncia, circa l’inammissibilità del ricorso, è stata stilata esclusivamente – continua Ciacco – per la carenza dell’attualità e della concretezza dell’ interesse ad agire. In definitiva, sulla scorta dei principi sanciti dal Giudice amministrativo, il Comune di Cosenza è legittimato all’azione e quindi, è titolare del diritto a difendere la localizzazione del nuovo Ospedale della Città di Cosenza nel sito di Vaglio Lise; il Comune di Cosenza è titolare dell’interesse ad agire, perché, l’eventuale mancata localizzazione del nuovo Ospedale nel sito di Vaglio Lise, lede la di lui sfera giuridica. Quindi, qualora la Regione Calabria dovesse effettivamente optare, in relazione al sito di Vaglio Lise, per una diversa localizzazione, quell’interesse ad agire assumerebbe i caratteri della concretezza e dell’attualità e sarebbe, immediatamente, meritevole di piena ed esaustiva tutela giurisdizionale. Detto più semplicemente: il sito di Vaglio Lise, selezionato con apposita delibera del Consiglio comunale di Cosenza, è intoccabile; giù le mani dal sito di Vaglio.
“E’ questa la sostanza della sentenza del TAR Calabria”, sostiene Ciacco. “E la sentenza del TAR non mette la parola ‘fine’ a una diatriba conforme alle norme di legge. La sentenza del TAR, semmai, apre una querelle su una procedura – l’eventuale cancellazione del sito di Vaglio Lise -, che, già tra le righe, è stata bollata con il marchio dell’illegittimità. Il sito di Vaglio Lise è intoccabile, è blindato. Tutto questo sul piano della più rigorosa esegesi giuridica. Dopodichè, al cospetto di una manovra, sfacciatamente dilatoria, defatigatoria, e, manifestamente, ostile verso la Città di Cosenza, finanche il TAR ha avvertito, irresistibile, l’esigenza di reagire, ammonendo, ‘che la Regione Calabria dovrà procedere senza ulteriori indugi alla conclusione della procedura aperta, come bandita’. Dopodichè, al cospetto di una manovra, sfacciatamente, dissipatrice del denaro pubblico, il TAR ha avvertito, irresistibile, l’esigenza di chiamare in causa, con inedita puntualizzazione, la giurisdizione contabile. Dopodichè, qualcuno, sfacciatamente e spudoratamente, ha confessato la cifra identitaria dell’attuale governo regionale della Calabria. E ha affermato che ‘la Regione non ha nessun obbligo di coinvolgere i Comuni, nel cui territorio sono individuati i siti'”, scrive ancora Ciacco che attacca il governo regionale, definendolo di “natura padronale e feudataria”.
“Signori della Cittadella di Catanzaro, non vi crediate imbattibili e invincibili. L’esito delle elezioni per il Sindaco e il Consiglio comunale di Cosenza, tenutesi il 2021, docet!”, conclude il consigliere comunale.