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Sportelli linguistici e MetroCity: una pagina indecorosa per il greko

«Brutte nuove per il servizio di sportello linguistico avviato dalla Città Metropolitana. Dopo mesi e mesi di reticenze da parte di Palazzo Alvaro, si scopre che l’organizzazione che si è aggiudicata l’avviso pubblico di febbraio è il circolo grecanico “Apodiafazzi” di Bova. Ma pure il loro bando inizia male. Pubblicato per modo di dire su un profilo facebook, è stato ritirato giusto dopo un paio di giorni, in attesa che venga in modo più consono pubblicato quantomeno all’albo pretorio della Città Metropolitana.

Ciò è stato forse dovuto anche all’indignazione per tali modalità che ho manifestato al consigliere metropolitano Rudi Lizzi, che attendo di incontrare ormai da metà settembre. La Città Metropolitana si sta prestando a scrivere una pagina indecorosa nella storia della minoranza linguistica greca di Calabria».

Così dichiara in una nota il giornalista Francesco Ventura, giurista ed attivista per la rivitalizzazione linguistica della minoranza greca di Calabria, impegnato da quasi un anno per ottenere l’adozione di alcuni correttivi da parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria in merito all’avvio degli sportelli linguistici.

«Provvederò a trasmettere per completezza gli atti relativi al ricorso gerarchico che ho condotto nei riguardi della Città Metropolitana pure al circolo grecanico “Apodiafazzi”, poiché, in qualità di contro interessato ne avrebbe avuto diritto, un diritto che è stato finora leso dalla Città Metropolitana stessa, la quale fino ad ora si è rifiutata di fornire gli estremi del vincitore dell’avviso che da febbraio sto chiedendo di rimodulare – prosegue Ventura – Sugli ultimi sviluppi sarà informata l’Autorità Nazionale Anticorruzione e provvederò ad inoltrare un’integrazione alla Sezione Regionale di Controllo competente per la Calabria presso la Corte dei Conti, in continuità con quanto già fatto ad inizio ottobre. La Città Metropolitana in autotutela ha ancora la possibilità di intervenire, ma ormai un profondo pessimismo mi pervade».

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