“Non esistono i coraggiosi, solo persone che accettano di andare a braccetto con la loro paura” - Luis Sepúlveda
HomeAgoràAgorà Vibo ValentiaEnogastronomia: Tropea protagonista a Venezia

Enogastronomia: Tropea protagonista a Venezia

Se è vero che, come autorevolmente sostiene Roberta Garibaldi, professore aggregato di economia e gestione delle imprese turistiche all’Università degli Studi di Bergamo e tra i protagonisti dell’edizione 2023 del Tropea Experience, oggi i turisti italiani e stranieri mostrano un forte e diffuso desiderio di scoprire e vivere le esperienze enogastronomiche e i territori di produzione; e se è vero che per l’Italia questa evidenza ha ancor più valore, poiché l’agroalimentare è tra principali driver che ne sostengono l’immagine nel mondo e un asset centrale per il turismo, allora non può che essere quella dell’esperienza enogastronomica permanente nelle nostre destinazioni, così come amministrazione comunale stiamo sperimentando sin dal nostro insediamento, la direzione strategica sulla quale anche e soprattutto locale investire energie, progetti e risorse.

 

È stato, questo, uno dei passaggi chiave dell’intervento del Sindaco Giovanni Macrì intervenuto alla terza edizione dell’Italian Food and Tourism (FIET), conclusasi nei giorni scorsi a Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, sede storica del Casinò di Venezia e che ha fatto registrare un successo straordinario per la complessiva proposta del Principato, della Costa degli Dei e dell’intera Calabria.

 

Rappresentata a questa nuova ed importante vetrina turistica internazionale dal Gal Terre Vibonesi presieduto da Vitaliano Papillo, il paniere identitario e distintivo della nostra terra, con ‘nduja, cipolla rossa, extravergine e pecorino del Monte Poro, ha letteralmente emozionato sia il parterre prestigiosissimo di relatori ed ospiti, sia il grande pubblico protagonista di questa kermesse di rilievo.

 

Il Belpaese – il Primo Cittadino cita ancora la Garibaldi, autrice del famoso Rapporto nazionale annuale sul turismo enogastronomico – resta la meta enogastronomica più desiderata presso i mercati europei di prossimità e d’Oltreoceano. Perché la ricchezza e l’unicità del nostro patrimonio enogastronomico sono un asset fondamentale per il turismo, veicolano le culture, identità, tradizioni dei singoli territori. E se questa è ormai una evidenza che nessuno contesta, allora – continua il Sindaco – era e resta quanto mai opportuno che turismo ed agricoltura siano politiche, direzioni ed anche deleghe che a tutti i livelli istituzionali, come avviene ad esempio nella Regione Veneto, camminino auspicabilmente insieme, per coerenza di metodi, target, strumenti ed obiettivi.

 

Special guest di questa nuova edizione, alla presenza tra gli altri anche dello chef Alessandro Cirielli, famoso volto televisivo e testimonial per l’enogastronomia calabrese alle prossime più importanti vetrine internazionali, Tropea ha avuto modo di confrontarsi in una piazza internazionale dove ogni anno si incontra il mondo agroalimentare, enogastronomico, balneare-ambientale, archeologico-religioso, culturale, sui temi della cucina italiana, del patrimonio culturale, dell’educazione alimentare, dei territori, dell’agroalimentare. L’enogastronomia non rappresenta solo un’enorme risorsa economica, che nel solo 2019 ha raggiunto il record di quasi 45 miliardi di export agroalimentare, ma anche una straordinaria occasione per raccogliere e promuovere una grande eredità culturale; un perfetto luogo di interscambio e di relazioni fra i mondi del turismo e della ristorazione. – All’iniziativa hanno partecipato soggetti che hanno una visione della propria attività a 360 gradi: la Trieste Convention; Visitors Bureau ad esempio, nasce dalla collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, con l’obiettivo di sviluppare l’attività turistica e congressuale del territorio. Oltre regioni, comuni, unioni di comuni, buyer e player, in esposizione vi sono state anche agenzie pubblico/private per la promozione e lo sviluppo dei territori, i consorzi turistici, quelli agroalimentari, le aziende produttrici e le aziende cooperative.

Articoli Correlati