“Il Mediterraneo e’ casa nostra e quindi quello che accade nel Mediterraneo ci interessa direttamente. L’Italia sta cercando da un lato che non si estenda questo conflitto a tutta l’aria mediorientale e che non si trasformi in una guerra di religione Islam contro ebraismo o Islam contro occidente. L’Italia chiaramente ha interesse che la cosa rimanga contenuta in una operazione di difesa di Israele chiaramente come e’ sempre stato nel rispetto del diritto internazionale”. Lo ha detto il viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, durante un incontro nella sede di Confidustria Crotone sulle attivita’ promosse dalla Farnesina per le imprese, in riferimento alla guerra in Medioriente ed al possibile coinvolgimento dell’Italia.
“E’ chiaro che, la Russia in primis – ha aggiunto – ma purtroppo anche l’Iran e forse anche la Cina, soffiano su una radicalizzazione della crisi o almeno su una radicalizzazione del confronto geopolitico che esiste con gli Stati Uniti su scala mondiale” ha aggiunto Cirielli. Il massacro vergognoso di civili – ha spiegato il viceministro – ma anche l’accadimento tribale medievale di una violenza che ha colpito tutti, portata avanti dai terroristi palestinesi di Hamas, guidati o eterodiretti dall’Iran, ha aperto crisi di proporzioni e di una gravita’ unica perche’ abbiamo riscoperto in questo secolo il razzismo antisemita. E’ chiaro che Israele ha il diritto di difendersi, che significa estirpare Hamas da Gaza: e’ impensabile che una striscia di terra, uno Stato sedicente, speriamo nel futuro uno Stato, possa essere guidato da un’organizzazione terroristica sanguinaria come Hamas. Allo stato attuale – conclude – Israele e’ l’unico esercito che quando sta per bombardare un edificio avvisa dieci minuti prima che deve essere abbandonato. Questo non lo fa nessuno, neanche gli americani”.