Il consiglio comunale di Cosenza ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione 2023-2025.
Subito dopo la relazione del dirigente del settore Bilancio Giuseppe Bruno, è intervenuto il consigliere comunale Giuseppe Ciacco. “L’odierna seduta consiliare – ha esordito Ciacco – celebra un appuntamento che, per più ordini di fattori, non è un eufemismo, definire storico. Per due anni, mettendo in campo una gigantesca opera di bonifica, abbiamo dovuto fronteggiare il devastante saccheggio delle casse municipali, perpetrato nel decennio 2011/2021. Senza sosta, né riposo, siamo riusciti ad evitare all’Ente un abissale default, portandolo verso l’uscita del tunnel”. Ciacco ha definito “salvifico” il bilancio di previsione 2023/2025. “Un documento – ha aggiunto – che rappresenta uno spartiacque, decisivo e determinante, perché è il primo documento contabile che, dopo 2 anni, si può effettivamente ascrivere alla responsabilità del nostro esecutivo e al patrimonio identitario della nostra visione e del nostro programma di governo della Città. Un documento contabile – ha detto ancora Giuseppe Ciacco – che consente alla città, oggi, di rialzare la testa e di vedere la luce”. Ciacco ha elogiato l’operato del Dirigente del Settore Finanziario, Arch. Giuseppe Bruno e al suo staff. “Anche perché – ha detto ancora Ciacco – la redazione del bilancio non è stata né semplice, né facile, né agevole. Il bilancio di previsione 23/25 – ha rimarcato inoltre il consigliere Ciacco – è il risultato di una partita che noi abbiamo disputato in un tempo solo. In questi 2 anni non c’è stato un primo e un secondo tempo. In questi 2 anni abbiamo, energicamente, risanato le depredate casse comunali e abbiamo, contestualmente, senza soluzione di continuità, riqualificato e rilanciato la direttrice di sviluppo della città. E, allora, è giusto, anzi più che giusto, è doveroso che ai detrattori e alle detrattrici sia sbattuta in faccia l’oggettiva realtà delle cose. Ieri – ha continuato Ciacco – la città è stata asservita alla brutale cementificazione totalitaria e padronale: grandi aree sono state compromesse e snaturate. Un esempio, per tutti: l’opera, forse più emblematicamente e strategica della città, Viale Giacomo Mancini, è stata, ferocemente, sventrata e ridotta a uno osceno relitto bellico. Chiacchere e proclami che, per dieci anni, hanno serrato le porte della città all’Università della Calabria. Questa è la fotografia della distruzione della città. Che cosa è successo dal primo giorno del nostro insediamento ad oggi? – si è chiesto Ciacco. Ed ha dato risposte a cominciare dal risanamento dei conti elencando: “la forte e spiccata capacità di attivare e di attrarre etero finanziamenti, la drastica riduzione del disavanzo, i fondi vincolati per fondi vincolati: mai fondi vincolati per spesa corrente; mai nessuna distrazione dei fondi vincolati, l’incremento del gettito tributario e di quello extra tributario. E ancora: nessun ricorso alle anticipazioni presso il tesoriere, il pareggio di bilancio, ovviamente al netto della quota parte di disavanzo, disgraziatamente ereditato, le alienazioni di beni immobili, autenticamente programmate e fruttuosamente vantaggiose per la massa debitoria, disgraziatamente ereditata, l’avvio della procedura di risanamento dell’AMACO”. Quindi, il consigliere Ciacco ha evidenziato “il processo di rifioritura della città”. Con Agenda Urbana (38 milioni di euro), il Contratto Istituzionale di Sviluppo (40 milioni di euro), il Contratto di Quartiere di Santa Lucia (6 milioni di euro), il PNRR (21 milioni di euro). “Sono attualmente già attivi – ha aggiunto -11 cantieri di cui 7 a Cosenza Vecchia. – C’è il nuovissimo impianto di illuminazione che interseca tutta l’area della parte antica della città. C’è il nuovo impianto di illuminazione di piazza Parrasio. C’è, lungo tutta l’area della parte antica della città, il rifacimento delle strade, delle piazze e dei giardini, il cui fiore all’occhiello è l’intervento di riqualificazione territoriale, denominato i “Giardini Urbani”, senza, tuttavia, dimenticare, la riqualificazione di Piazza Amendola, la riqualificazione urbanistica e funzionale di Piazzetta Toscano e la riqualificazione della Villa Vecchia”. Ciacco ha inoltre ricordato il risanamento ambientale, la messa in sicurezza del versante e l’adeguamento del muro di sostegno a Portapiana, fermo dal 2018 e oggi già avviato. Ci sono – ha aggiunto – ulteriori 10 interventi per la messa in sicurezza, tutti, concentrati nel Centro Storico e nelle zone contermini di Donnici, Jassa, Sant’Ippolito e Borgo Partenope. E ha citato anche l’opera di riqualificazione nei quartieri di Serra Spiga e di San Vito, per più di 8 milioni di euro e, ancora, l’opera di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica a via Popilia, a via degli Stadi e a Via Albo, dove si costruirà anche un nuovo asilo nido. “A Santa Lucia – ha ricordato ancora il consigliere Ciacco – l’UNICAL ha trasferito il suo incubatore di start up: 10 imprese nel campo della cultura e del turismo e 50 giovani studenti-imprenditori che hanno, gioiosamente, “invaso” Palazzo Spadafora. Nel Complesso monumentale di San Domenico, anch’esso oggetto di un poderoso intervento di restauro, l’UNICAL ha poi allocato il corso di Laurea in Scienze Infermieristiche: oltre 100 ragazze e ragazzi hanno, festosamente, “invaso” la parte bassa della Città antica”. Nell’elenco degli interventi Ciacco menziona quello di ristrutturazione del Teatro “A. Rendano” e un discorso a parte lo riserva alla candidatura di Cosenza a capitale italiana della cultura per il 2026, defiendola “un fatto epocale”. “Questo – sottolinea – è il nostro palmares, collezionato, in soli e appena 22 mesi di amministrazione. Collezionato, nonostante fossimo sommersi da una voragine debitoria da far tremare le vene e i polsi. Un clamoroso trionfo”.
Nel successivo intervento, la consigliera Concetta De Paola ha definito il bilancio di previsione 2023/2025 “un adempimento importante, perché segna un momento fondamentale per questa amministrazione che, dopo quasi due anni di governo, può finalmente presentare un documento contabile che anziché essere rivolto a sanare il passato è teso a rispecchiare l’indirizzo politico indicato dal programma elettorale. È superfluo, infatti, ribadire – ha detto De Paola – che le difficoltà incontrate nel momento del nostro insediamento siano state tante e di non facile risoluzione, ma la voglia di voler lavorare per il bene di questa città, sulla base del mandato che i cittadini ci hanno conferito, ci ha consentito di superarle. Oggi viene presentato un piano triennale delle Opere Pubbliche per un valore complessivo di circa 130 milioni di euro che ci proietta verso un’immagine nuova della nostra città: pensiamo alle opere di ristrutturazione di edifici storici del Centro storico, mi riferisco al CIS e ad Agenda Urbana, che sta seguendo il consigliere delegato Francesco Alimena, alla rigenerazione urbana dei quartieri San Vito Alto e San Vito Basso, di cui si è occupata l’Assessora Incarnato, agli interventi di ristrutturazione delle case popolari di Via Popilia, alla realizzazione di due nuovi asili comunali, alla realizzazione di due strutture sportive che avranno un grande impatto sulla vita sociale di alcuni quartieri, e ancora la ristrutturazione del Teatro Rendano e di alcune scuole: l’elenco è lungo, nei prossimi anni vedremo il volto della città cambiare e vedremo una città che cresce in modo armonico. Finalmente dopo molti anni – ha detto ancora Concetta De Paola -al Comune di Cosenza si torna a parlare di assunzioni. Sappiamo tutti come gli uffici comunali siano ormai allo stremo, i dipendenti sono pochi e lavorano per cercare di tenere in pieni una macchina amministrativa che nonostante tutto è riuscita a far ripartire i fondi bloccati e ad intercettare i nuovi fondi del PNRR. Nei prossimi tre anni il Comune di Cosenza, attraverso bandi di mobilità e attraverso procedure concorsuali, riuscirà ad assumere all’incirca 100 persone: se è vero che siano ancora poche rispetto alla mole di lavoro degli uffici, esse sicuramente rappresenteranno una ventata d’aria fresca che consentirà maggiore produttività, efficacia ed efficienza della macchina amministrativa”. Con riferimento al Project Financing per l’efficientamento energetico della città de Paola ha sottolineato che “negli ultimi anni il comune di Cosenza ha dovuto sostenere spese per consumo di energia elettrica pari all’incirca a 6/7 milioni di euro annui, che nel tempo si sono trasformati in debiti. Il Project presentato dà, invece – ha sostenuto De Paola – una risposta immediata alle esigenze energetiche della città; infatti, permetterà di avere un risparmio di circa 3/4 milioni di euro: il Project prevede una quota annuale fissa di circa 2milioni e 700 mila euro verso la società vincitrice del bando, ciò permetterà, oltre al risparmio annuo evidente, anche una manutenzione costante su tutto il territorio cittadino evitando cosi il rischio che alcune zone della città rimangano al buio senza che si possa intervenire tempestivamente. Inoltre, il Project prevede che sia realizzato l’efficientamento energetico di molti edifici di proprietà comunale attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici; saranno, infatti, efficientati edifici importanti come il Planetario, alcune strutture scolastiche, Palazzo dei Bruzi e altri. Qualcuno ha obiettato che la durata del contratto, prevista in 15 anni, sia eccessivamente vincolante; dobbiamo, tuttavia, considerare che il contratto si basa sul costo minimo dell’energia elettrica relativo al 2022 che rimarrà bloccato per tutta la sua durata. Questo – ha rimarcato la consigliera De Paola – rappresenta un grande vantaggio per le case comunali, se si pensa che il costo dell’energia elettrica continua ad aumentare. Gli atti che oggi stiamo per votare dimostrano che in questi mesi sono stati fatti enormi sacrifici e un grande lavoro da parte di tutta l’Amministrazione che ha sempre lavorato con l’obiettivo di realizzare quel programma elettorale per il quale i cittadini ci hanno scelto”.
A intervenire subito dopo, è stata la consigliera comunale Bianca Rende: “Sono tante le cose da dire oggi. Da qui la politica è proprio scomparsa”. Rende ha contestato “l’esposizione tecnica, affidata ad un ottimo dirigente, ma che non è la persona più adatta per esporre un documento delicatissimo di carattere politico”. Ed ha richiamato “l’essenzialità delle linee programmatiche che devono- a suo dire – adattarsi alla nuova situazione finanziaria”. Rende ha parlato, inoltre, di “vulnus di tipo amministrativo-politico”, invitando a “recuperare una dimensione politica”. Poi ha, prima di proseguire nella sua disamina sul bilancio, ricordato la figura del fondatore dell’Officina delle arti Eduardo Tarsia, scomparso nella giornata di lunedì 16 ottobre. “Un grande esponente del teatro cosentino e non solo – lo ha definito la consigliera Rende – un visionario coraggioso che aveva deciso di investire i suoi risparmi in un luogo difficile della città, che aveva saputo trasformare in luogo di aggregazione sociale. Era riuscito ad animare la vita culturale della città che ne costituisce il cuore pulsante”. E ad Eduardo Tarisa Bianca Rende ha rivolto un particolare ringraziamento “per tutto quello che ha dato alla città. L’Officina – ha aggiunto – è un luogo aperto che ora rischia di chiudere. Facciamo in modo che venga accolta la sua supplica per far sì che l’Officina delle Arti non chiuda”. Quindi Bianca Rende è tornata sui temi del bilancio. “La procedura, per quanto più leggera – ha affermato – è una procedura di rientro da un debito 2 milioni per debiti fuori bilancio che si aggiunge al debito monstre preesistente. Noi non sappiamo ancora a quanto ammonta la massa debitoria e degli impegni che andremo ad assumere. Dalla relazione dei revisori – ha proseguito Rende – sappiamo che l’origine del disavanzo riguarda il problema che attiene alle entrate, in quanto si continua ad incassare poco. Il problema di Cosenza è, dunque, l’evasione tributaria”. Non solo ombre quelle messe in evidenza da Bianca Rende che dell’attuale Amministrazione ha riconosciuto anche le luci. “Le luci – ha precisato – riguardano CIS e Agenda Urbana, così come il dialogo avviato con l’Unical, con linsediamento nel complesso di San Domenico del Corso di laurea di Scienze infermieristiche”. Sul fronte delle criticità evidenziate Rende elenca, inoltre, “la mancata entrata in vigore delle telecamere, così come previsto dall’apposito regolamento che era stato licenziato dal consiglio. Stessa situazione per la Consulta per il commercio”. Rende ha evidenziato, inoltre, “i ritardi sistematici nell’avvio del diritto allo studio, sulle cedole librarie, preannunciando la presentazione di un’interrogazione per conoscere se i fondi per il diritto allo studio siano stati chiesti alla Regione e come sono stati spesi. Rivolgendosi all’Assessore Francesco De Cicco, ha chiesto lumi sulle “ludoteche mai ripartite” e all’Amministrazione sul “Parco del benessere che non è stato inaugurato, mentre in molti tratti regna l’incuria”. La consigliera Rende si è anche chiesta “perché l’istituzione del tavolo per le disabilità sia durato solo per una riunione, mentre tutta l’assistenza viene scaricata sul volontariato”. L’elenco delle cose che – a suo dire – non andrebbero comprende inoltre doglianze sulla “città che è sporchissima, i marciapiedi, che sono impraticabili, mentre nessuna modifica si è registrata sulla viabilità, con l’eccezione di via Roma”. Altre criticità Rende ha fatto rilevare nel suo intervento sulla gestione di Municipia “che continua a vessare i cittadini con richieste ingenti. Ogni giorni il Palazzo è pieno di utenti che chiedono conto di bollette idriche senza capo né coda. La gestione di Municipia non ha soddisfatto nessuno e molte situazioni sono ferme al palo”. E su Amaco: “si coglie l’occasione del piano di rientro per accantonare due milioni da utilizzare per pagare i debiti pregressi. Manca una strategia di rilancio dell’aziernda. Dal primo gennaio al 10 ottobre di quest’anno Amaco ha incassato, per titoli di viaggio, 132 mila euro. I mezzi, già acquistati e presentati in pompa magna, non sono stati neanche immatricolati”. Sul recupero dell’evasione Rende aggiunge un altro elemento: “coloro che evadono l’IMU sono soggetti ricchi. Perché – si è chiesta – dobbiamo avere rispetto per queste persone? C’è una mancanza di determinazione nel perseguire l’obiettivo del risanamento. La città ha bisogno di nuove opportunità di sviluppo. Per senso di responsabilità mi asterrò e non voterò contro questo bilancio perché la città ha bisogno di uscire dalle secche di questa situazione e di rimettersi in piedi”. Sul project finacing riguardante l’efficientamento energetico, Rende non ha ravvisato convenienze e risparmi per la città ed è per questo che ha preannunciato sul punto specifico il voto contrario. Perplessità espresse anche sul realizzo, da parte del Comune, derivante dal protocollo d’intesa con l’Asp per la cessione del canile di Donnici e di locali comunali, a scopo sanitari, nella zona di via degli Stadi. “Il prezzo di cessione – ha concluso Bianca Rende – sarebbe oggetto di una stima, fatta dall’Asp, per un ammontare di due milioni e settecento mila euro. Invitiamo la giunta a meditare perché la stima ci sembra ridotta”.
A seguire ha chiesto di intervenire l’Assessore Damiano Covelli. “La discussione è troppo importante per non intervenire – ha detto Covelli. Esattamente due anni fa si è votato per il ballottaggio. La città ha deciso di cambiare. Il risultato non era scontato, ma avvertivamo che l’aria stava cambiando. Cosa che poi è accaduto. Man mano che passavano i giorni sentivamo crescere questo entusiasmo. Se oggi possiamo parlare di un bilancio vero, di 110 milioni da utilizzare per le opere pubbliche, è perché oggi questa maggioranza e questo Sindaco sono riusciti ad accrescere il consenso”. Altra questione toccata dall’Assessore Covelli quella della partecipazione delle imprese alle gare. “Le aziende facevano fatica a partecipare alle gare perché spesso è accaduto in passato che il servizio reso non veniva riconosciuto e molte di queste imprese hanno pagato questo atteggiamento con il fallimento. Ora – ha aggiunto Covelli – si è arrivati a veder partecipare molte più ditte – una delle ultime gare ne conta 7 – e questo si è verificato perché crescono la stima e la reputazione dell’Amministrazione comunale, in quanto finalmente c’è un comune sano e che paga i debiti. Noi stiamo pagando i debiti del passato. Abbiamo un Sindaco e una maggioranza che hanno creduto nel cambiamento e nel superamento delle difficoltà. Noi intravediamo una luce abbastanza accesa in questa città”. Altra questione sollevata da Covelli, quella del recupero del gettito tributario. “Delle 3000 utenze nella nostra città che devono versare i tributi al Comune, la percentuale più alta la detengono in 25. Dobbiamo recuperare un credito di 7 milioni che è nelle mani di 25 possessori”. Covelli, che è anche assessore al personale, oltre che ai lavori pubblici, ricorda ha ricordato le carenze di personale, con soli 210 dipendenti, manifestando la necessità di una iniezione di risorse umane, indispensabile a garantire l’erogazione dei servizi. Poi Covelli ricorda le realizzazioni e le cose da fare. “Siamo tra le città più virtuose in Italia per la capacità di avere intercettato fondi del PNRR. Inoltre – ha aggiunto – siamo fieri del recupero del quartiere San Vito che era un quartiere fortemente degradato. Ora stanno per partire i lavori. Così come stiamo per mettere mano ai lavori di ristrutturazione del Teatro Rendano”. E sull’Università nel centro storico: “non era scontato che aprisse il corso di infermieristica e che Palazzo Spadafora ospitasse il progetto Open Incubator. Già questa è una grande soddisfazione”. Pienamente favorevole l’Assessore Covelli anche al Project financing per l’efficientamento energetico. “Quello che si propone oggi accade per la prima volta a Cosenza. In altre città italiano questo schema è stato messo in campo da più di dieci anni”. E appoggio incondizionato anche sul protocollo d’intesa con l’ASP. “Si sta approvando un atto di indirizzo per delle strutture che oggi sono completamente prive di manutenzione, affidandole all’ASP. In via degli Stadi saranno attivate una serie di attività sanitarie che ne cambieranno il volto, come il centro dialisi e l’elisoccorso”.
Ha polemizzato con l’assenza dall’aula di parte della minoranza, il Presidente della commissione consiliare Bilancio Gianfranco Tinto. “La minoranza oggi assente – ha detto – avrebbe fatto meglio ad interloquire, perché non venendo in aula si sono sottratti al dibattito politico”. Ed ha aggiunto “stiamo cercando di scalare la montagna. Sparare a zero contro l’Amministrazione che non è stata con le mani in mano è sbagliato”. E nel rivolgersi alla consigliera Bianca Rende ha aggiunto : “mi aspettavo che votassi a favore. In un anno e mezzo abbiamo approvato bilanci confezionati dall’Amministrazione precedente. Questo è il primo vero bilancio di questa Amministrazione. Non lasciamo indietro i cittadini di Cosenza, non abbiamo sottratto neanche un euro ai servizi”.
“Stasera i cittadini non sono contenti della discussione – ha esordito subito dopo il consigliere Michelangelo Spataro – perché di tutto si è parlato tranne che di bilancio. Sembra più, quello che ci ha illustrato il dirigente Bruno, un esame di scienze delle finanze, perché è mancato il piglio politico. Ci sarebbe voluta una relazione più dettagliata. Invece, ho sentito solo propaganda elettorale e non ho ascoltato cosa c’è in questi conti”. E rivolgendosi al Presidente del collegio dei revisori dei conti, Andrea Manna, presente in aula, ha sostenuto che “questo parere ha l’aria di essere una bocciatura in partenza, perché condiziona il parere dei revisori alla pronuncia del Ministero. E questo non lo capisco”. Poi Spataro passa anche lui una serie di criticità: “lo scuolabus non è partito, sugli impianti sportivi non si è detta la verità, si era raggiunto un accordo per monitorare le strutture sotto il profilo del credito. Oggi si consegna alla città – ha aggiunto Michelangelo Spataro – un piano di rientro di 20 anni. Insomma, i conti saranno in ordine tra 20 anni”. Perplessità anche sul futuro dell’Amaco: “è una storia che non parte da oggi, ma è in dissesto dal 2005. Ha tirato a campare perché il suo parco mezzi era formato da vettori acquistati dalla Regione e per cinque anni ha risparmiato i costi di manutenzione che ammontavano a 400 mila euro all’anno. Ora non è più possibile andare da nessuna parte”. E ha preannunciato che in sede di votazione avrebbe abbandonato la seduta.
Subito dopo è intervenuto l’Assessore Francesco De Cicco. “Era tanto che non intervenivo, ma ci tenevo tanto”. De Cicco ha ricordato i due anni di Amministrazione che cadono proprio il 18 ottobre e ci sentiamo orgogliosi di quel che abbiamo contribuito a costruire. Mi ricordo benissimo, nel 2012 il decreto salva comuni. Dobbiamo dire la verità alla città. Dopo dieci anni il piano non era stato rispettato e ho preso le distanze dall’amministrazione precedente dalla quale mi sono allontanato (non partecipando alle giunte) pur senza dimettermi, perché – ha spiegato De Cicco – dovevo rendere conto ai 1700 cittadini che mi avevano votato e che nel 2021 sono diventati quasi 5 mila”. Rispondendo sul fermo delle ludoteche a Bianca Rende, l’Assessore De Cicco ha precisato che “il nuovo bando è pronto verrà pubblicato la prossima settimana”. Il servizio idrico per De Cicco è molto migliorato, mentre il servizio rifiuti ha sei mesi di tempo per andare a regime. Ma – avverte – se la città continua ad essere sporca, dopo il 31 dicembre rescindiamo il contratto”. De Cicco tiene ancora a precisare che non sono stati apportati tagli al piano di manutenzione e sposa pienamente il risparmio sul servizio di illuminazione che deriverà dal project financing. E ancora sui rifiuti loda il lavoro del settore che “ha recuperato un finanziamento di quasi due milioni di euro per la realizzazione di oltre 20 isole ecologiche informatiche, l’arrivo di centomila mastelli e di mille carrellati di ultima generazione”.
Nel successivo intervento il capogruppo del PD, Francesco Alimena, ha chiamato in causa gli assenti dall’aula. “So per certo che sono assenti perché non volevano approvare questo bilancio. Noi ci siamo presi una responsabilità etica che marca certamente una differenza. La nostra Amministrazione – ha aggiunto Alimena – in 18 mesi non si è trincerata, ma ha avviato tante attività, più di quelle avviate in dieci anni. Bisogna comprendere a fondo il lavoro che è stato fatto. Stiamo costruendo un nuovo comune. E ci siamo battuti per l’assunzione di nuovo personale e dirigenti per migliorare la qualità dei servizi”. E ancora: “non è strano che assieme al bilancio si voti anche il project finacing sull’efficientamento energetico degli edifici e l’accordo con l’ASP. Stiamo valorizzando alcuni beni ed alienandone altri. Noi siamo una maggioranza granitica. Siamo qui per sostenere questo progetto e questa nuova immagine della città. Stiamo costruendo un Comune più trasparente, più credibile e più etico e che sta pagando i suoi creditori”.
E’ poi intervenuto il consigliere Aldo Trecroci, delegato del Sindaco all’Istruzione per una precisazione sul servizio di trasporto nelle scuole. “I ritardi ci sono nell’erogazione del servizio – ha detto. Purtroppo, lo slittamento nell’approvazione del bilancio ha fatto slittare anche l’affidamento del servizio trasporti. L’approvazione del bilancio – ha detto ancora Trecroci – è doppiamente importante per sbloccare alcuni servizi e per porre rimedio alla situazione di particolare sofferenza per l’assenza di personale”. Sulle cedole librarie Trecroci ha spiegato che “è stato approntato un nuovo sistema che autonomizzasse la procedura e questo lo dobbiamo ancora all’informatizzazione dei servizi che sta avvenendo anche grazie all’impegno dell’Assessore Pina Incarnato. I librai non si fidavano del Comune. Ora i librai finalmente si fidano”.
Ultimo consigliere ad intervenire nel dibattito Mimmo Frammartino che ha ricordato anche lui la figura di Eduardo Tarsia. “E’ stato un anno orribile e Cosenza si è molto impoverita – ha detto Frammartino – a seguito della perdita di tanti uomini di cultura: prima di Eduardo Tarsia, ci avevano lasciati Nuccio Ordine, Franco Dionesalvi, Antonello Antonante e, più di recente, Franco Galiano. Avrebbero potuto dare un contributo significativo alla candidatura di Cosenza a capitale italiana della cultura 2026”. Tornando ai temi in discussione Frammartino ha chiuso il suo intervento affermando che “noi dobbiamo fare la nostra parte, alzando il tono del livello, Senza personale e senza un euro l’Amministrazione ha fatto miracoli. A noi è chiesto un altro salto di qualità. Abbiamo notevoli difficoltà da recuperare, ma la strada è tracciata, come dimostra l’arrivo dell’Università nel centro storico. Sono orgoglioso di stare accanto a questa squadra”.
E’ poi intervenuto per una precisazione tecnica il Presidente del collegio dei revisori dei conti Andrea Manna. “Una precisazione – ha detto – sollecitata dalla discussione sull’elaborato prodotto dall’organo dei revisori”. Manna ha puntualizzato che “il parere rilasciato dall’organo di revisione è subordinato all’accoglimento della proposta al Ministero per una verifica sulla congruità e attendibilità delle previsioni. Se il bilancio – ha concluso – è stato costruito sulla scorta del piano di riequilibrio presentato al Ministero, è evidente che è subordinato all’approvazione di quest’ultimo”.
Dopo le dichiarazioni di voto e prima che le pratiche venissero sottoposte a votazione ha chiesto nuovamente la parola il Sindaco Franz Caruso. Il Sindaco ha ringraziato gli assessori e i consiglieri di maggioranza “per la condivisione e per l’affetto” tributati nei suoi confronti con un lungo applauso, una vera e propria standing ovation. “Questa è la prova – ha detto Franz Caruso – che non ci sono podestà, ma uomini e donne che lavorano per la città con amore. Il consenso si vede nelle tornate elettorali. Noi sulla nave ci siamo saliti e la porteremo a destinazione. Non siamo isolati a Roma, perché a Roma ci ascoltano, perché ci sono esponenti politici e dirigenti illuminati. Quella parte politica, nonostante le appartenenze, ci rispetta. Mi riferisco agli onorevoli Alfredo Antoniozzi, a Simona Loizzo, al sottosegretario agli Interni Wanda Ferro che è stata in questa fase preliminare all’approvazione del bilancio un valido riferimento mio e dell’Amministrazione. Nessun isolamento politico, ma il sostegno del Governo per aiutarci a risanare il debito. Avremmo voluto agganciarci alle 5 città che sono rientrate nella legge che ha salvato le città metropolitane. Cambieremo comunque la città con onestà e trasparenza”.