“Dell’imponente patrimonio immobiliare del comune di Rende, a quanto è dato sapere leggendo le cronache cittadine sugli organi di informazione, i signori Commissari straordinari si sono interessati, almeno sino ad oggi, solo delle sedi dell’Auser, di Sparrow e del cinema Santa Chiara. Sulla vicenda dell’Auser siamo intervenuti più volte; con l’occasione, confermiamo la assoluta praticabilità delle proposte, dettate da semplice buon senso, da noi formulate per risolvere il problema. Per quanto riguarda il cinema Santa Chiara, ci preme ricordare che noi riformisti siamo molto legati a questa struttura; a tal proposito, ricordiamo che l’acquisto dell’immobile che ospita il cinema e la sua ristrutturazione appartengono all’opera delle amministrazioni dirette ed, in massima parte, composte da nostri dirigenti. Dispiace che il gestore del cinema, nel suo accorato appello, abbia omesso di ricordare l’impegno dei riformisti di Rende per riaprire la struttura.
L’amministrazione Manna, venuta dopo l’ultima amministrazione riformista, infatti, ha provveduto ad affidare solo la gestione dell’immobile, lasciando, evidentemente, qualche criticità. Criticità certamente risolvibili, in quanto il cinema svolge un ruolo assimilabile ad un centro sociale con una attività monotematica, dal momento che la visione dei films programmati è avvenuta, ed avverrà, gratuitamente.
Ove le criticità dell’immobile riguardassero la sua struttura e la sicurezza dell’attività in esso svolta, basterà mobilitare ingegneri e Vigili del Fuoco per risolvere tali, eventuali, problemi.
E giacché siamo in tema di gestioni di beni pubblici, andrebbe dato un attento sguardo alle concessioni di importanti strutture, come il Parco Acquatico, il Palazzetto dello Sport, l’Area Mercatale ed i Campi da Tennis; beni pubblici, dati in concessione per attività imprenditoriali, la cui “valorizzazione” contribuisce in modo irrisorio alla parte attiva del bilancio comunale”.
E’ quanto si legge in una nota della Federazione Riformista di Rende.