“L’inaugurazione della nuova risonanza magnetica in dotazione al reparto di Radiologia del Policlinico di Catanzaro rappresenta un primo significativo segnale del rinnovamento tecnologico dell’azienda ospedaliero-universitaria ‘Renato Dulbecco’. Un’apparecchiatura che andrà a sostituire quella precedente, che aveva accumulato 18 anni. È, peraltro, soltanto il primo passo di un corposo programma di rinnovamento tecnologico delle strumentazioni che potranno essere presto messe a disposizione dei pazienti calabresi”.
Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
“Nei prossimi giorni – aggiunge – il management della ‘Dulbecco’ presenterà la proposta progettuale per l’attivazione del secondo pronto soccorso a Catanzaro, come prescritto dal protocollo d’intesa firmato da Regione e Università Magna Graecia. Prosegue, dunque, il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria da cui sorgerà uno dei poli sanitari più ragguardevoli del Mezzogiorno.
Ho avuto modo di constatare che la grande maggioranza degli operatori della ‘Dulbecco’, sanitari e amministrativi, sta lavorando alacremente per il conseguimento di questo epocale traguardo. La Regione, sia la Giunta che il Consiglio e il presidente Occhiuto anche nella qualità di commissario della sanità, segue da vicino e con grande attenzione questa fase di ‘startup’ della ‘ procedura di integrazione dei due ospedali catanzaresi. Mi auguro che l’obiettivo comune sia quello di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo, limitando i viaggi della speranza verso altre regioni che implicano pesanti sacrifici per troppe famiglie calabresi.
Un risultato che potrà realizzarsi soltanto se tutti i protagonisti dell’Azienda ospedaliero universitaria remeranno nella stessa direzione, accantonando logiche di parte o autoreferenziali e rendite di posizione. Al primo posto c’è il diritto alle cure dei cittadini”. “Nella legge regionale, da me proposta e approvata dal Consiglio nel 2021 – dice ancora il presidente Mancuso – ho inteso, non a caso, porre sullo stesso piano le diverse vocazioni professionali: da un lato quella votata alla didattica e alla ricerca, propria della componente accademica e, dall’altro, quella proiettata all’assistenza della componente ospedaliera. Serve uno sforzo per migliorarle e valorizzarle tutte, senza prevaricazioni o sbilanciamenti, per arrivare a un’armoniosa integrazione delle attività. Solo facendo emergere il merito, le capacità e le competenze potremo raggiungere, tutti assieme, il sogno di fare di Catanzaro la città della Buona salute e della Ricerca scientifica”.