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ABAcadabra: l’Accademia di Catanzaro e il Museo Archeologico di Sibari assieme per la “magia di arte e archeologia”

Non si ferma l’attività di “contaminazione” artistica del territorio calabrese dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: il corposo fascicolo delle collaborazioni importanti già realizzate in Calabria, così, si arricchisce della pagina dedicata al Parco archeologico nazionale di Sibari grazie al progetto “ABAcadabra – La magia di arte e archeologia”.  L’iniziativa si inserisce tra le attività pensate per la valorizzazione del Parco, fortemente volute dal Direttore Filippo Demma e coordinate dal funzionario Conservatore restauratore Camilla Brivio, una delle straordinarie realtà archeologiche calabresi. ABAcadrabra è curata dal Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia catanzarese.

 

L’iniziativa giunge al termine del mandato del direttore dell’Accademia, Virgilio Piccari, che proprio pochi giorni fa è stato riconfermato nel ruolo dai docenti dell’Aba: «Sono onorato – ha detto – di concludere il mio primo mandato con la sinergia con il direttore Demma e la dottoressa Brivio. A loro mi lega un rapporto di grande stima umana e professionale, nonché di riconoscenza per le opportunità date ai nostri studenti. Opportunità che, con entusiasmo, vogliamo continuare a costruire e offrire anche nei prossimi anni del mio mandato: sono in cantiere tanti e nuovi progetti perché l’Accademia è viva, anzi, come dico sempre, “L’Accademia è vita!”».

 

ABAcadabra coinvolge i docenti Simona Caramia, Cristina Gavello, Giuseppe Negro, Giuseppe Guerrisi, Andrea Grosso Ciponte e Claudia Giannuli, che hanno accompagnato un gruppo di studenti delle Scuole di Pittura, Scultura, Decorazione e Illustrazione a cui è stato affidato il compito di reinterpretare, donando nuova vita e forma, decine di cassette archeologiche in legno, i contenitori utilizzati per lo stoccaggio e l’archiviazione di reperti, ormai dismesse, che saranno trasformate in un intervento artistico site specific che troverà spazio nel Parco del Cavallo e negli spazi interni al Museo.

Gli studenti coinvolti sono Andrea Corsello, Giada Pugliese, Marica Corrado, Marika Fodaro, Martina Napolitano, Rosy Piscionieri, Eva Fruci, Luca Granato, Ilaria Notaro, Francesca Delle Donne, Fiammetta Ornella Silipo, Leopoldo Maggiorini, Dennis Gonzales, Gaia Sarcone, Giovambattista Barberio, Lorenzo Colelli, Bruno Carvelli e Alessia Grandinetti.

Assieme a loro, anche studenti provenienti da alcune scuole superiori secondarie della regione, come i licei artistici di Cittanova e di Rossano.

 

Le cassette archeologiche sono state anche utilizzate per la realizzazione di 16 sedute di design che verranno collocate all’interno del Museo. A progettarle gli allievi di Graphic Design Micaela Mele, Lorenzo Caporale, Michelangelo De Vita, Pietro Paonessa, Paola Purcaro, Erica Marrazzo, Rosa Pulerà e Alessia Agresta, coordinati dai docenti Tommaso Palaia e Tania Bellini.

Infine, i docenti Bellini, Guerrisi e Palaia stanno lavorando alla realizzazione di una linea di interior design che tra qualche settimana sarà allestita e presentata al Parco.

 

La presentazione ufficiale dei lavori si terrà il prossimo 9 ottobre.

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