“Sulla vicenda delle presunte firme false per la presentazione delle liste al Comune di Platì la politica deve dare un segnale di dignità”
Lo afferma Ersilia Cedro, consigliere del comune oggetto delle indagini da parte della Procura di Locri.
“Sgomento e delusione sono, questi i due sentimenti che pervadono il mio stato d’animo, i termini più appropriati per descrivere ciò che ho provato nell’apprendere della notizia giudiziaria che riguarda il civico consesso di cui faccio parte. Ho iniziato questo percorso politico con la consapevolezza che amministrare la res pubblica fosse compito assai gravoso ma ho comunque deciso di mettermi al servizio della comunità. E
credo che sia questo il compito più nobile di un impegno politico ed amministrativo, mettersi a disposizione del territorio, contribuire attraverso le proprie competenze ad arricchirlo. Troppo spesso e troppe volte in questi ultimi tempi, la classe politica ha dato prova di non meritare la fiducia che i cittadini hanno riposto in essa e quest’ultima vicenda accaduta al comune di Platì ne è la riprova. Indipendentemente dal corso della giustizia, che sappiamo essere lungo, i rappresentanti politici devono dare subito un segnale di coerenza, di etica, di moralità – continua la prof.ssa Cedro – e infondere nei cittadini quel senso di dignità che sembra ormai perso. Politica vuol dire anteporre gli interessi della collettività a quelli del singolo, vuol dire operare nella più limpida legalità e trasparenza. Principi che stando a quanto letto dai giornali sono venuti a mancare e proprio perché estranea a qualsivoglia condotta “non regolare” emersa o che emergerà è maturata l’idea di dare l’unico segnale di dignità a mio avviso cioè di dimostrare ai nostri elettori di non essere incollati alle poltrone e assumersi le proprie responsabilità con la schiena dritta e la testa alta.
Quindi – conclude Ersilia Cedro – mi rivolgo ai colleghi consiglieri proponendo loro di ritrovarsi tutti insieme davanti al segretario comunale e rassegnare le dimissioni”.