“La morte di Nicodemo Librandi, uomo di grande sensibilità e umanità, prima che grande viticoltore lascia un vuoto nel cuore delle decine di imprenditori agricoli che a lui si sono ispirati. È stato un innovatore e, certamente, può essere annoverato tra i padri della vitivinicoltura calabrese.
Uomo carismatico ha fatto conoscere i vini di Cirò nel mondo dando inizio ad una rivoluzione esaltando i vitigni autoctoni, portando il vino di Cirò a conquistare con successo i mercati esteri. Ha svolto un’intensa attività nel recupero della biodiversità viticola della quale la Calabria è estremamente ricca per la sua storia vitivinicola millenaria e perciò nella sua azienda è custodita una collezione di oltre 200 vitigni autoctoni regionali.
Per le sue idee innovative, poco più di un mese fa, lui che era Laureato in Matematica, fu insignito della laurea Honoris Causa in vitivinicoltura presso l’Università di Reggio Calabria.
Punto di riferimento per schiere di giovani imprenditori vitivinicoli, non solo del Cirò, ma di tutta la regione Calabria, lascia un’eredità culturale che siamo certi sarà raccolta dai suoi aventi causa e dalle nuove generazioni.
Ricordiamo l’uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca e all’innovazione ed è stato un modello di una imprenditoria moderna senza mai distaccarsi dalla tradizione”.
E’ quanto si legge in una nota del consigliere comunale di Catanzaro, Alberto Carpino.