Nardodipace (VV): Loielo reintegrato sindaco dopo le accuse di truffa all’UE

Loielo RomanoE' accusato di truffa ai danni dell'Ue. Il sindaco di Nardodipace (VV) è stato reintegrato nelle funzioni di primo cittadino. La sospensione era stata decisa dal Prefetto dopo il suo arresto nell'ambito dell'operazione "Uniti nella Truffa" del 3 febbraio scorso. La truffa contestata alle persone coinvolte nell'inchiesta ammonta a centomila euro ed è stata commessa ai danni dell'Unione europea, dello Stato e della Regione Calabria. Secondo l'accusa, gli indagati si sarebbero appropriati di fondi pubblici finalizzati all'organizzazione di corsi di formazione per la creazione di posti di lavoro, attività che però non sarebbero mai state svolte. Sempre il prefetto aveva inoltre inviato la commissione di accesso agli atti al Comune di Nardodipace. È la terza volta che la commissione di accesso si insedia nel piccolo centro montano delle Serre Vibonesi. Loielo era stato posto ai domiciliari che sono stati successivamente revocati. Nardodipace, centro di 1.200 abitanti nelle Serre vibonesi, è noto per essere il "comune più povero d'Italia", i suoi abitanti cioè hanno il reddito pro capite più basso del Paese. Loielo era stato candidato ed eletto dopo essere stato precedentemente dichiarato incandidabile. La dichiarazione di incandidabilità era scattata dopo che l'Amministrazione comunale presieduta da Loielo era stata sciolta nel 2012 per presunte infiltrazioni mafiose. Loielo aveva però presentato ricorso alla Corte d'appello di Catanzaro, che lo aveva accolto, consentendogli così di ricandidarsi e di essere rieletto nella tornata amministrativa del 2013.