L’invito di Cavallaro (Cisal) ai consiglieri regionali vibonesi: “Conducano la lotta per superare le gravi criticità occupazionali”

"L'avvilente vicenda che ha messo in crisi il sistema occupazionale dei lavoratori del territorio vibonese con i 380 dipendenti della Provincia senza stipendi da quattro mesi, cui sui aggiungono le ormai storiche difficoltà dei lavoratori di Italcementi e Nostromo e le intervenute batoste accusate dai lavoratori di Infocontact e Gam, e chi più ne ha più ne metta, passa soprattutto sulla inderogabile necessità di mettere in piedi progetti di interventi risolutivi". Lo afferma il segretario generale della Cisal di Vibo, Franco Cavallaro che aggiunge: " Il sindacato non può essere più lasciato solo nella vibrante protesta a tutela dei legittimi interessi dei lavoratori che continuano ad incassare la sempre più crescente solidarietà delle popolazioni in tutte le sue articolazioni.

Pensiamo con evidente convinzione che la politica, oggi più che mai, deve farsi carico del pesante fardello di responsabilità ereditate dall''incapacità, dall'incuria e dalla indifferenza di ieri che oggi si ripercuote in termini disastrosi sulla pelle dei lavoratori.

La sensibilità del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, del vice Enzo Ciconte e dell'assessore al ramo Carlo Guccione non basta per affrontare e cercare di superare l'interminabile sequela di incidenti di percorsi che hanno portato alla profonda crisi occupazionale odierna.

Intorno alla quale risulta sempre più apprezzabile la salda opera di mediazione del Prefetto Giovanni Bruno che nell'attesa di rendere concrete alcune sue praticabili proposte continua a garantire quel che si può definire "un clima di pacifica tensione" .

L'iniziativa della massima autorità territoriale di governo resta, infatti, importante e di forte convinzione anche perché Giovanni Bruno continua a farsi carico, quotidianamente, e con evidenti segnali di positività, di tutte le più disparate avversità che affliggono questo territorio.

Alla luce di quanto accade – prosegue il segretario generale – pensiamo, però, che sia giunto il momento che i nuovi rappresentanti della classe politica vibonese a Palazzo Campanella assumano la determinazione di mettere insieme un tavolo di lavoro, prescindendo da ogni ideologia politica, esaminando, almeno per il momento, tutte le più serie problematiche occupazionali proponendo all'esecutivo regionale, e di conseguenza anche al governo centrale, nuove e opportune soluzioni per ridare la più giusta speranza alle attese dei lavoratori.

Ecco perchè occorre, tutti insieme, fare quadrato attorno alle criticità emerse di recente e che hanno messo al tappeto l'occupazione, la più complessiva economia e creato, conseguentemente, gravi disagi sociali alle famiglie dei lavoratori interessati.

Questo vuol dire che I consiglieri regionali Giuseppe Mangialavori, Michele Mirabello, Nazzareno Salerno e Vincenzo Pasqua sono chiamati a mettersi alla guida di un progetto di compartecipazione che aiuti il Vibonese ad uscire fuori dal preoccupante ed inarrestabile degrado che continua a colpire, in via prioritaria, il territorio in devastanti termini occupazionali .

Non è un invito alla pratica della cultura del campanilismo più spietato ma una presa di coscienza che deve maturare in termini brevi e concretamente, ponendosi alla testa della lotta e spendendo ogni sinergia per dare risposte immediate alle esigenze di chi oggi soffre la più avvilente disperazione familiare.

A Mangialavori, Mirabello, Salerno e Pasqua non sono consentiti ritardi e tentennamenti di sorta.

La popolazione – conclude Cavallaro – ha bisogno di vederli in prima linea, quotidianamente, fino a quando non saranno individuati i più positivi strumenti atti a superare una crisi economica ed occupazionale senza precedenti".